La carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso ma anche nei reparti ospedalieri e sul territorio, deve essere garantita da una ristrutturazione del sistema e non da una legislazione d’urgenza. Oggi l’incontro tra i presidenti degli Ordini dei medici pugliesi, l’assessore alla Salute Rocco Palese e il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro. “L’orientamento condiviso dai presenti – fanno sapere dagli Ordini dei medici – e’ di individuare soluzioni che possano far fronte all’emergenza immediata, ma che si inseriscano in un ripensamento strutturale dell’assistenza”. Nell’immediato la carenza potrebbe però essere tamponata “con il coinvolgimento dei medici pensionati, oltre che degli specializzandi”, dicono gli Ordini. Gli specializzandi potrebbero essere contrattualizzati al penultimo anno e per 36 mesi, in modo che ci sia un chiaro indirizzo verso un inserimento stabile all’interno del sistema sanitario regionale.
Gli Ordini, infatti, hanno evidenziato come “sia necessario garantire la qualita’ dell’assistenza sanitaria ed evitare che una legislazione di urgenza possa incidere negativamente sul diritto alla salute e sui diritti dei lavoratori”.
“Per tamponare la situazione nei pronto soccorso e nel 118 – si legge ancora nella nota degli Ordini dei medici della Puglia – l’ipotesi avanzata e’ il coinvolgimento della medicina generale e della continuita’ assistenziale, nella gestione dei codici bianchi e verdi. Questo potrebbe alleggerire soprattutto la pressione sui pronto soccorso, che negli ultimi 45 giorni in Puglia hanno visto fino a 3200 accessi giornalieri e non sono mai scesi sotto i 2600”.
“L’importante – ha sottolineato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari – e’ che queste soluzioni temporanee si inseriscano in un progetto piu’ ampio di potenziamento della medicina del territorio, cosi’ come una
programmazione attenta e di lungo periodo”.
Stefania Losito