Una lettera di minacce a firma anarchica con un proiettile è stato recapitato all’Iveco Defence Vehicles di Bolzano e indirizzata a uno dei manager dello stabilimento. Nella lettera si fa riferimento al caso Cospito e si accusa l’Iveco di Bolzano di fabbricare armamenti. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi assicura che “gli episodi delle lettere con proiettili di matrice anarchica inviate ad aziende e manager sono al vaglio degli inquirenti, ma sono modalità già viste su cui le forze dell’ordine hanno un livello di attenzione già alto”. E invita all’equilibrio senza sottovalutare “ma anche senza far preoccupare la gente”.
A Lecce un pullman della società di trasporti pubblici è stato imbrattato la scorsa notte con la scritta “No 41 bis” tracciata con una vernice di colore nero. Sul messaggio, di probabile matrice anarchica, indaga la Digos.
Alfredo Cospito resta pericoloso e lo confermano il “moltiplicarsi” delle azioni intimidatorie della galassia anarchico-insurrezionalista” che lui e’ ancora in grado di “orientare”. Le sue condizioni di salute sono in miglioramento in un quadro che resta comunque critico. Ma il suo stato di salute precario dipende da una libera scelta, quella dello sciopero della fame, da cui non si puo’ far discendere una deroga al 41 bis. Perche’ se ci si comportasse ora
cosi’ con lui un domani si aprirebbe la strada a “centinaia di mafiosi che sono al 41 bis”, e che potrebbero adottare la sua stessa strategia. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla scelta che ha compiuto il 9 febbraio scorso
di respingere la richiesta dell’anarchico di revocargli il 41 bis, confermata ieri alla Camera.
Stefania Losito