Stava giocando a pallone per strada con gli amici, quando un cinghiale gli si è avvicinato aggredendolo e mordendolo a una mano. E’ accaduto a un ragazzino di 14 anni nei pressi della sua abitazione a Castellaneta Marina (Taranto). Lo riferisce la Cia Agricoltori Due Mari, aggiungendo che il ragazzo ha subito lesioni importanti alla mano sinistra ed è stato operato la notte scorsa nel Policlinico di Bari. L’associazione esprime “vicinanza alla famiglia e un forte in bocca al lupo al giovanissimo castellanetano. I cinghiali – afferma il direttore Vito Rubino – sono sempre più numerosi e stanno causando decine di incidenti. Sono animali voraci e aggressivi che, muovendosi in branchi, hanno la capacità di danneggiare e distruggere interi campi coltivati e ora registriamo aggressioni alle persone o addirittura, come in questo caso, ai nostri bambini”. Secondo il presidente di Cia Due Mari, Pietro De Padova, “occorre costituire una task-force regionale, affinché si giunga all’abbattimento selettivo e controllato dei capi. In alternativa possono essere utili la sterilizzazione degli stessi e l’eventuale realizzazione della filiera della carne di cinghiale”.
“Con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto si sono moltiplicati, con un aumento del 15%, i cinghiali che invadono città e campagne in Puglia, arrivando alla cifra record di 250mila esemplari”. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Puglia che sollecita provvedimenti urgenti contro l’aumento esponenziale dei cinghiali, a seguito del ferimento del 14enne.
“Una invasione – prosegue Coldiretti – che riguarda tutta la Puglia e che rappresenta un pericolo per la sicurezza dei
cittadini e per le attività agricole. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle
conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti”.
“Serve responsabilità delle istituzioni – afferma Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia – per un intervento
immediato di contenimento della popolazione dei cinghiali, perché è necessario la loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle
aree protette e anche nei centri abitati”.
Stefania Losito