Dario Fo è morto. Aveva 90 anni, premio Nobel per la letteratura vinto 19 anni fa, era ricoverato da giorni per problemi respiratori dovuti a una patologia polmonare che lo aveva colpito anni fa. Fino a ieri era lucido e sicuro di tornare presto a casa, fino a quando non sono sorte complicazioni polmonari.
Drammaturgo, pittore, attore, attivista, scrittore, regista e scenografo negli ultimi tempi aveva lavorato come un matto e diceva al figlio Jacopo e ai suoi collaboratori che voleva si dicesse di lui che non si era risparmiato: “Se mi succedesse qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”.
Candidato alla presidenza della Repubblica dal Movimento 5 stelle, aveva consegnato poco tempo fa l’ultimo libro su Cristina di Svezia, che uscirà tra qualche mese.
Dario Fo con lo sguardo e la mente era già ai prossimi giorni prima che lunedì la situazione clinica precipitasse con complicazioni intrattabili, come ha specificato in conferenza stampa il primario di pneumologia dell’ospedale Sacco di Milano che lo ha curato.
L’autore del “Mistero buffo” che viene definito il suo più grande capolavoro, era stato legato e innamorato per tutta la vita a Franca Rame, morta nel 2013. Dario Fo al funerale della moglie commosse tutti con quel “ciaooooooooo” disperatamente urlato dietro la bara di lei.
Angela Tangorra