A segno il quartetto di Marco Villa e Letizia Paternoster nell’Eliminazione. Argento per l’inseguimento femminile
“Sono tornata!”. E’ l’esclamazione di Letizia Paternoster, vincitrice del titolo mondiale di ciclismo su pista nell’Eliminazione a Roubaix. La volata dell’Italia dello sport prosegue con la vittoria dell’inseguimento a squadre, che mancava da 24 anni. Il quartetto di Marco Villa ha superato la Francia. Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Liam Bertazzo hanno chiuso la finale in 3’47”192, due secondi meglio dei transalpini.
Simone Consonni: “In un anno Olimpiadi e poi Mondiali. Era un sogno che avevo da quando colsi la medaglia d’argento a Richmond”. Anche Milan non nasconde la gioia: “E’ la mia prima maglia iridata… la soddisfazione più bella. E’ stata una gara perfetta, programmata in ogni cambio. Sapevamo che la Francia ci avrebbe dato filo da torcere, ma sapevamo anche che non avrebbe potuto seguire la nostra tabella”. Liam Bertazzo non trattiene le lacrime: “Sono tornato, dopo anni difficili”.
E arriva la medaglia d’argento delle rocketgirls. Elisa Balsamo, Martina Alzini, Martina Fidanza e Chiara Consonni (che ha sostituito Letizia Paternoster) sono riuscite a tenere il passo della Germania per metà gara. Elisa Balsamo: “Quando sei in finale brucia perdere, ma oggettivamente per superare questa Germania avremmo dovuto abbassare il record italiano di 2”. Non siamo ancora su questi tempi”.
Stefania Losito
(@credits: immagine dal sito ufficiale di Federciclismo)