
La classifica Qs comprende 56 università italiane su 632 posti in classifica. Tra i Paesi Ue, se si considerano i piazzamenti all’interno della top 100, l’Italia occupa la terza posizione dopo Germania e Paesi Bassi mentre è seconda solo alla Germania tra i Paesi dell’UE per il numero di inserimenti nella top 200. A parte l’Università Federico II di Napoli che eccelle in odontoiatria, ai primi posti tra le migliori università italiane di questa classifica non ce ne sono del sud Italia.
Tra le migliori università italiane al mondo, oltre alla Sapienza per studi classici e storia antica, si segnalano il Politecnico di Milano in arte e design e in architettura- ambiente costruito; la Bocconi per il Marketing e gli studi di
economia e gestione; la Scuola Normale Superiore di Pisa per gli studi classici e la storia antica, l’Università Iuav di Venezia in Storia dell’Arte.
Per quanto riguarda le performance ci sono aspetti negativi: il 40% dei posti italiani in classifica è rimasto stabile (contro il 45% lo scorso anno) il 12% ha registrato un miglioramento (contro il 19%) mentre il 37% ha subito un calo (contro il 24%) con una flessione complessiva del 25% rispetto all’anno scorso (contro il -5% dell’anno passato).
Inoltre, le università italiane si sono aggiudicate 98 posizioni, una in meno rispetto alla scorsa edizione, nelle cinque grandi aree di studio: arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali e scienze sociali. Di queste, il 50% ha registrato un miglioramento, il 31% un peggioramento, il 15% sono invariate e quattro sono nuovi
ingressi. La performance italiana in queste cinque classifiche è migliorata del 19%.
NEL MONDO: HARVARD E’ PRIMA – L’Università di Harvard è la più performante al mondo: si è aggiudicata il primo posto in 19 discipline. Segue il Mit Massachusetts Institute of Technology, che primeggia in 12 discipline. Nella classifica Qs si fornisce un’analisi comparativa indipendente sulle prestazioni di oltre 1700 università in 100 Paesi e
territori, in 55 discipline accademiche e cinque ampie aree di studio. I risultati vedono le università statunitensi in testa
in 32 discipline, quasi il doppio del concorrente internazionale più vicino, il Regno Unito, con 18 discipline. A livello globale, Singapore si distingue per essere al terzo posto per numero di piazzamenti nella top ten, con 33 voci.
Questo dato colloca Singapore subito dopo il Regno Unito e gli Stati Uniti, evidenziando il suo impatto significativo sulla formazione universitaria globale, nonostante la piccola dimensione in termini di popolazione e numero di università classificate.
Stefania Losito