E’ nel vortice delle cose da fare dopo l’uscita del suo “Vulcano”. Così si dipinge il rapper Clementino oggi in diretta su Radionorba con Claudia e Marco.
“Vulcano” è tra l’altro il titolo del disco che lo rispecchia a pieno: “Io sono vulcanico, ho molto fuoco dentro sia quando scrivo sia sul palco. Il fuoco esce fuori e soprattutto non avrei permesso a nessun altro artista di fare un disco intitolato vulcano…!”
Clementino è molto attivo sui social e spiega il perché: “Lo uso come strumento di lavoro e mi piace molto condividere le cose, leggere commenti..i social ci aiutano per avere un riscontro e capire quale canzone album è piaciuta, per esempio. Io non ho una mia preferita, ma mi piace dire che forse sono il primo black pulcinella…. Pulcinella perché viene dal napoletan power di Pino Daniele, mentre il black è l’hip hop, l’ afro americano…per cui passo dai brani più introspettivi a quelli che fanno ballare”.
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Con “ragazzi fuori” Clementino si è fatto portavoce di una generazione, di chi non si integra anche per colpa del periodo di crisi politica ed economica. Dice: “Molti ragazzi hanno passione ma sono assuefatti dalla noia e possono fare sciocchezze. Poi è difficile trovare una mano di aiuto. Magari c’è chi va dallo psicologo per una sua crisi personale interna. Io ho cercato di mandare un messaggio ai ragazzi. Anche io mi annoiavo, ma fare musica è stato il sogno che ha battuto la noia: passavano le ore di notte a scrivere“.
Da poco Clementino è stato a Los Angeles: “Ho respirato l’aria hip hop. Sono stato in un garage dove rappavano pesante e ragazzi…io ero piccolo, sono stato nell’angolo…della serie: salve non so nulla fate voi!”, racconta ridendo. ….
A Claudia che accosta la sua chiave ironica a quella del rapper Eminem Clementino risponde che: “A me piace molto vestirmi da un altro personaggio, mettere il mio piccolo teatro in piedi, sono stato san Gennaro o Pulcinella nei miei video, anche per sfatare i luoghi comuni napoletani. Eminem, e vi ringrazio per l’accostamento, è uno che invece di fare la rima contro Marylin Manson si veste da Manson. Forse in questo posso somigliargli”.
Nel video di “Tutti scienziati” Clementino si proietta nel film “Non ci resta che piangere” di Troisi e Benigni, omaggiando il comico napoletano: “Tra tante idee difficili da fare, è arrivata l’immagine di Leonardo da Vinci collegata al film “non ci resta che piangere” ambientato a Frittole. Lo abbiamo rifatto io e Andrea Panciroli in un video ambientato a Grottole, vicino Lecce, in cui ci troviamo nel film “non ci resta che piangere”. Quelli che sono i personaggi che dicono “chi siete? quanti siete? un fiorino!” sono i Jackall che hanno partecipato al video e insieme rendiamo omaggio a quel film che è un capolavoro e ironizziamo sul nostro paese in cui sono tutti scienziati e tutti allenatori dopo la partita!”
Angela Tangorra