
Coldiretti Puglia: i cambiamenti climatici cambiano anche produzioni e alimentazione
Non solo melegrane e avocado, in Puglia: con la tropicalizzazione del clima, crescono produzioni e consumi di frutti tropicali, insieme a produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia, le bacche di goji, ma anche i microgreen tropicali (sono piantine giovani commestibili, come germogli). Emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati di Era5 Land di Copernicus sui cambiamenti climatici. Oltre ad avocado e lime – spiega Coldiretti – si stanno imponendo i microgreen esotici, fiori e foglie eduli, considerati ormai da moltissimi i ‘vegetali del futuro’ in quanto ricchissimi di proprietà benefiche, originali nell’aspetto e rivoluzionari nel gusto, molto ricercati dai ristoranti in tutta Italia.
A Mola di Bari si coltivano contemporaneamente sino a 50 varietà di piante differenti, attraverso le più avanzate tecniche di coltivazione orticola, curando ogni passaggio nei metodi di produzione. E tra i vegetali del futuro ci sono anche i tropicali, come l’origano cubano, la Lippia, lo zucchero azteco, l’amaranto rosso, l’aglio orientale, le begonie da fiore commestibile, l’Ibisco da foglia, il Tagete, il basilico giapponese, la Toona, una pianta asiatica, specie nuove per il panorama colturale italiano, sia per motivi climatici che culturali e sociali.
Quello delle piante tropicali Made in Italy – sottolinea la Coldiretti Puglia – è un fenomeno destinato a modificare in
maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima.
Stefania Losito