Avrebbero ricevuto del denaro o altri vantaggi in cambio del superamento delle prove per entrare nelle
forze armate e nelle forze dell’ordine. Lo hanno scoperto i carabinieri del Ros di Foggia che hanno eseguito nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, sei misure cautelari nei confronti di tre sottufficiali e un ufficiale
dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione. I sei sono accusati, a vario titolo di
corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona. In militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati. Due sottufficiali sono andati in carcere, uno ai domiciliari mentre per gli altri tre è stato disposto, a vario titolo, l’obbligo di dimora nel comune di residenza e la sospensione dai pubblici uffici per quattro mesi.
I provvedimenti sono stati emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su richiesta
della Procura al termine delle indagini del Ros dalle quali è emerso che due sottufficiali dell’Aeronautica Militare Italiana, entrambi in servizio presso il 32 Stormo di Amendola – in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati – sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento per le Forze Armate e forze dell’ordine. Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di Finanza, nonche’ un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i due sottufficiali seguivano i concorsi degli aspiranti sin dalle prime battute e ne curavano anche la preparazione. Nell’abitazione di uno dei due infatti, si tenevano vere e proprie lezioni tese alla preparazione con altrettante simulazioni, attinenti prove concorsuali e colloqui di psicologia, ritenuti fondamentali per il superamento del concorso. Entrambi i sottufficiali – dicono gli inquirenti – attraverso i propri contatti ed in cambio di utilità, sfruttando e vantando relazioni esistenti o asserite con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio addetti al reclutamento, in cambio di indebite corresponsioni di denaro, sarebbero riusciti a fornire, alcune prove concorsuali in
anticipo circa relativi a prove di concorsi di specializzazione e o intercedere riguardo le votazioni di taluni esami ambito
prove fisiche o ancora in occasione di visite mediche necessarie ad attestarne la idoneita’ fisica.
La gestione e la riscossione del denaro avveniva per mano di due sottufficiali dell’aeronautica militare che ricevevano dai genitori dei candidati – questi ultimi non sempre a conoscenza del pagamento per il superamento delle prove concorsuali- cui venivano fornite garanzie circa il superamento delle procedure concorsuali, una corresponsione di denaro variabile in base alla tipologia di concorso e alla prova concorsuale da sostenere, di cui il saldo finale, invece, veniva corrisposto al termine delle pubblicazioni della graduatoria.
Stefania Losito