Potrebbe essere stata un’esecuzione premeditata l’omicidio di Antonio Calò e Caterina Martucci, i due coniugi uccisi a fucilate nel loro casolare a Serranova, frazione di Carovigno, nel brindisino, la sera del 1 marzo. È una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Sulle porte del casolare non sono stati trovati segni di effrazione ed è quindi probabile che le vittime abbiano aperto al loro assassino. Gli inquirenti non escludono che nel mirino ci fosse Antonio Calò e che la moglie sia stata uccisa subito dopo mentre cercava di chiedere aiuto, come è emerso dal ritrovamento del cellulare vicino al corpo della donna. La prossima settimana ci sarà l’autopsia sui due corpi. Intanto a Carovigno la popolazione, che conosceva le condizioni economicamente difficili in cui viveva la coppia, ha avviato una raccolta di fondi per sostenere le spese del loro funerale.
Vincenzo Murgolo