“Le radio si uniscono e, la radio, unisce il Paese, senza che ci si tocchi, unendo cuori e pensieri con un unico obiettivo: resistere, ma con la consapevolezza che mai come oggi l’Italia è unita”
Cosi Marco Montrone, presidente dell’Associazione Radio Locali di Confindustria Radio TV ed editore di Radionorba, commenta l’iniziativa di venerdì, quando tutte le radio, nazionali e locali, alle 11, trasmetteranno in contemporanea l’inno nazionale e tre canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, su tutte le piattaforme (radio, tv, web, social, dab). “La Radio per l’Italia”, dopo 100 anni da quel 6 novembre del 1924 quando iniziarono le trasmissioni radiofoniche dell’Uri (Unione radiofonica italiana), è una iniziativa che in questo momento trasformerà il variegato mondo delle radiofonia italiana in un’unica sola voce, ma sin dall’inizio di questo incubo con modalità diverse, la radio non ha mai smesso di informare e intrattenere. “Informare innanzitutto, persuadere i cittadini/ascoltatori a seguire comportamenti corretti lanciando appelli forti sopratutto al pubblico dei ragazzi, degli adolescenti, di coloro che sono nati nel secolo della nessuna restrizione di libertà, e poi intrattenere con la musica ed in qualunque modo, per rendere meno angosciante l’isolamento in casa – conclude Marco Montrone – e da ieri, ogni pomeriggio, Radionorba trasmetterà un programma di babydance, non esattamente il posizionamento editoriale di Radionorba, ma oggi questo non conta, oggi conta solo fare del proprio meglio per trasmettere anche un po’ di serenità alle famiglie ed ai bambini, anche a costo di avere in diretta un conduttore vestito da clown ad insegnare balli e balletti”.