Entra, con la mascherina, nella stanza d’ospedale di una donna che aveva appena partorito e prende la neonata con la scusa di doverla cambiare. Non era però un’infermiera: la donna ha rapito la bambina perché, spiegherà dopo essere stata fermata, non può avere figli. Rosa Vespa, 51 anni, di cosenza, ha portato via la neonata, di appena 24 ore di vita, nel pomeriggio di martedì, nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza.
Vespa è stata arrestata dai poliziotti con il marito Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi. I due sono accusati di aver
sequestrato la piccola attorno alle 18.30. La coppia, dopo circa tre ore, e’ stata intercettata e bloccata nei pressi di
Castrolibero e la bambina è stata riportata in ospedale. Ad allertare le forze dell’ordine sono stati gli stessi genitori della neonata, non vedendola rientrare in stanza dopo 30 minuti. La clinica ha chiamato la polizia che, attraverso le immagini di videosorveglianza, sono riusciti a individuare la coppia. I due sono stati interrogati dal pm di turno Antonio Bruno Tridico. Da quanto e’ emerso, la donna avrebbe rapito la piccola perche’ non poteva avere figli.
La 51enne avrebbe simulato per nove mesi la gravidanza e l’8 gennaio scorso aveva annunciato la nascita di un maschietto, Ansel, con un post su Facebook. Quando gli agenti sono entrati nella casa della coppia, a Castrolibero,
hanno trovato i due intenti a festeggiare insieme ad alcuni parenti la nascita, dopo aver vestito la piccolina come un maschietto.
“Tutta la città sta tirando un sospiro di sollievo per la felice conclusione del grave episodio del rapimento della bimba da una clinica cosentina e che aveva gettato nello sconforto i suoi genitori e tutta la nostra comunità”, ha commentato il sindaco Franz Caruso che si è congratulato con il questore Cannizzaro e con gli uomini della Squadra mobile per l’operazione.
Stefania Losito