Sarebbero 230 i medici pugliesi non ancora vaccinati contro il Covid-19 e regolarmente operativi, circa l’!% sui 23mila totali in servizio in Puglia. Lo fa sapere Filippo Anelli, presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei
Medici e presidente dell’Ordine dei medici di Bari. “E’ quello che stimano, anche se per essere precisi – puntualizza Anelli – occorrerà attendere gli elenchi ufficiali della Regione che non ci sono ancora, malgrado il decreto legge 44 del 1 aprile scorso dettasse tempistiche assai ristrette per adempiere a queste prescrizioni. Sono stati accumulati quattro mesi di ritardo. Questi medici sono normalmente in servizio”. Anelli fa sapere che soltanto la Asl di Brindisi, ad oggi, risulta, tra tutte quelle pugliesi, che abbia proceduto alla sospensione di dodici operatori sanitari non vaccinati. Soltanto due giorni fa, un medico in servizio al 118, che aveva fatto ricorso al Tar contro il provvedimento dell’azienda sanitaria che lo aveva sospeso, si è visto respingere la richiesta dai giudici. Ora si attendono gli altri due ricorsi davanti al giudice del lavoro, la cui decisione è attesa per i prossimi giorni.
“Io penso che si tratti di inerzia amministrativa, infatti, la legge – sostiene Filippo Anelli – dice che le Asl devono farsi
consegnare dai medici i certificati di vaccinazione o le attestazioni che giustificano un’eventuale esenzione dall’obbligo. Questo deve accadere entro tre giorni dalla richiesta”. Dal canto suo, l’Asl di Bari fa sapere di avere trasmesso qualche giorno fa alla Regione Puglia gli elenchi dei propri dipendenti, così come previsto dalla norma. “In questa fase – spiegano dall’azienda sanitaria barese, la più grande della Puglia – siamo in attesa che la Regione verifichi lo stato vaccinale di ciascuno dei soggetti rientranti negli elenchi attraverso il sistema regionale Giava vaccinazioni, in modo che possa essere individuato il personale non ancora vaccinato”. A valle di questa operazione, che prevede l’invio di una specifica segnalazione alla stessa Asl, “sarà possibile procedere con gli accertamenti stabiliti dalla normativa vigente e quindi con i provvedimenti conseguenti”.
Stefania Losito