Contagi sottostimati dal 10 al 23 gennaio
Sono 11. 055 i nuovi casi di positività al covid in Puglia su 73.588 test analizzati. Otto le persone decedute nelle ultime 24 ore. La maggior parte dei contagi in provincia di Bari (3.293), nel leccese (2400) e in provincia di Foggia (1.731) . In provincia di Taranto ci sono stati 1473 casi, in quella di Brindisi 987, nella Bat 1045. 77 i residenti fuori regione e 49 da assegnare. Negli ospedali ci sono 731 persone ina rea non critica e 62 in terapia intensiva.
I nuovi contagi delle ultime due settimane, dal 10 al 23 gennaio, potrebbero essere sottostimati anche in Puglia: è quanto evidenziato nel report esteso dell’Istituto superiore di sanita’, pubblicato oggi. In alcune regioni, tra le quali la Puglia, “e’ stato rilevato un forte ritardo di notifica dei casi nel flusso ISS che potrebbe rendere la valutazione di questi indicatori meno affidabile”, si legge. Il “forte ritardo” sarebbe dovuto a “difficolta’ tecnico-organizzative e alla forte pressione sui servizi sanitari”.
La Puglia e’ sempre in testa alla classifica nazionale per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, con il 48,1%, 17,5 punti sopra la media nazionale. Lo comunica la Regione. Il 20% della fascia in eta’ pediatrica ha gia’ ricevuto la seconda dose. Per quanto riguarda la popolazione pugliese over12, il 65% ha gia’ ottenuto la terza dose o richiamo (+4,6% della media nazionale)
Sale a 680 il numero di decessi in Basilicata dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 4 decessi e 1.149 nuovi positivi al covid. Lo fa sapere la task force regionale che segnala 1149 nuovi contagi a fronte di 6.166 tamponi processati. Nella stessa giornata si sono registrate 871 guarigioni. In totale sono 101 le persone ricoverate: 49 nell’ospedale San Carlo di Potenza, di cui 3 in terapia intensiva, e 52 nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, di cui 2 in terapia intensiva. Sempre ieri sono state effettuate 4.640 vaccinazioni. Al momento 83,2 dei lucani ha ricevuto la prima dose del vaccino, il 76,3 per cento la seconda e il 52 per cento la terza.