A causa delle esplosioni causate da un attacco a un deposito di munizioni nel distretto di Krasnogvardeyskiy, in Crimea, le autorità hanno deciso di sospendere la circolazione della ferrovia nella penisola: lo ha reso noto il capo il capo filorusso Sergey Aksyonov, citato dalla Tass. Il deposito di munizioni è esploso in seguito ad un attacco con droni lanciato dalle forze di Kiev, spiega su Telegram il capo filorusso della penisola, Sergey Aksyonov. Dopo le esplosioni, è
scoppiato un incendio alla stazione ferroviaria Elevatornaya del villaggio, hanno riferito i testimoni a Suspilne Crimea. I media ucraini pubblicano video che mostrano un vasto incendio e fumo.
“Secondo i dati preliminari, non ci sono stati feriti o danni”, ha precisato l’alto funzionario sottolineando che “è stato deciso di evacuare la popolazione entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dell’emergenza in punti di alloggio
temporanei”. La circolazione dei veicoli sul ponte di Crimea è stata temporaneamente sospesa, poi ripristinata. L’Ucraina ha attaccato il ponte con due droni marini nella notte del 17 luglio. E ieri il presidente ucraino Zelensky aveva detto che la struttura è un obiettivo di Kiev e deve essere neutralizzata perché Mosca la usa per la guerra.
Sale a sei, intanto, il numero dei civili uccisi nei bombardamenti russi di ieri sulla regione di Donetsk.
Stefania Losito