Sono accusati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso due uomini di San Vito dei Normanni (Brindisi) ai quali è stato notificato un decreto di fermo in carcere emesso della Dda di Lecce. Secondo la ricostruzione accusatoria, i due, nei giorni scorsi, si sono introdotti nell’abitazione di un sorvegliato speciale di San Vito dei Normanni (Brindisi), che in quel momento era in compagnia di un’altra persona, esplodendo due colpi di pistola calibro 7,65.
Il possibile intento omicida -ritengono gli inquirenti – non si sarebbe concretizzato per la pronta reazione delle vittime che avrebbero cercato riparo tentando la fuga sui tetti delle abitazioni limitrofe, e perchè l’arma si sarebbe inceppata. Gli stessi presunti sicari, fuggiti dopo l’azione criminale, per diverse ore si sono resi irreperibili rifugiandosi in località isolate di San Vito dei Normanni e Brindisi, attraverso anche una possibile rete di fiancheggiatori.
La Dda di Lecce ha contestato agli indagati il metodo mafioso e l’agevolazione di un’associazione mafiosa in quanto la spedizione omicida rientrerebbe – secondo l’autorità giudiziaria – in un più ampio disegno criminoso per il controllo del territorio e dei relativi traffici illeciti nel comune di San Vito dei Normanni ed altre località limitrofe da parte di contrapposte fazioni della criminalità organizzata.
Michela Lopez