Da oggi via le mascherine all’aperto e si può andare anche in discoteca. E’ il nuovo percorso che apre alla fase – si spera – finale della pandemia. Il 31 marzo è prevista la fine dello stato d’emergenza e il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, non ritiene che al momento ci siano le condizioni per prolungare ulteriormente le misure antipandemiche. Addirittura rilancia: “Io credo che per gli stadi si potrà arrivare al 100% della capienza – commenta in un’intervista – abbiamo già avuto un incremento al 75 per cento, ma credo che il campionato di calcio finirà con gli stadi pieni”. Intanto il 15 giugno, nella road map, è prevista anche la scadenza dell’obbligo vaccinale per gli over 50. Lo stesso direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, ha dichiarato che non ci sarà il via libera alla quarta dose, ma al massimo si penserà a un richiamo annuale, nonostante l’Italia abbia superato la soglia dei 150mila decessi. Ma la curva è in netto calo, grazie all’alto numero di vaccinati, e il premier Draghi e il ministro della Salute Speranza cominciano a fare passi avanti verso l’allentamento delle restrizioni. Con le dovute cautele. Come ad esempio sulle mascherine, da oggi non più obbligatorie all’aperto ma necessarie in caso di assembramenti o situazioni in cui non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. In discoteca, da oggi, potrà entrare soltanto chi è in possesso del Green pass rafforzato, cioè guariti o vaccinati. Niente mascherina in pista nei locali al chiuso ma per gli spostamenti occorrerà indossarla (per andare al bar o in bagno o per spostarsi da una sala all’altra). Nelle discoteche all’aperto si potrà stare senza mascherina. Resta il limite di capienza al 75% all’aperto e 50% al chiuso.
Dal 31 marzo, data conclusiva dello stato d’emergenza, cadrà l’obbligo delle mascherine al chiuso, tranne in casi specifici che potranno prevederla fino al 15 giugno.
Stefania Losito