Il Consiglio dei ministri ha approvato con voto unanime il decreto contenente le misure urgenti per contrastare gli effetti, soprattutto economici, della guerra in Ucraina. Il totale delle misure, illustrate in conferenza dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, ammonta a 4,4 miliardi di euro. Il premier ha anche annunciato novità riguardanti l’ex Ilva. “Nelle prossime settimane”, ha spiegato, “intendiamo prendere nuovi provvedimenti per migliorare la capacità di Ilva di produrre acciaio”.
Una delle novità più importanti è rappresentata dal taglio delle accise sui carburanti, pari a 25 centesimi al litro dopo che in giornata erano circolate voci di una riduzione minore. Il taglio sarà in vigore, ha spiegato il premier, fino a fine aprile. Previsti fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022. Si prevede infatti che “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.
Oltre cinque milioni di famiglie avranno invece un aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale. Si alzerà da 8mila a 12mila euro il tetto Isee che consentirà di proteggere circa cinque milioni di famiglie rispetto ai quattro attuali. Le imprese potranno invece realizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno per un numero massimo di 24 rate mensili.
Accolte anche le norme proposte dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che prevedono il controllo delle esportazioni verso Paesi extra-Ue di materie prime strategiche delle filiere produttive. Le aziende dovranno notificare al Mise e al ministero degli Esteri almeno 10 giorni prima l’avvio delle operazioni e attendere un’autorizzazione. Previste per chi trasgredisce sanzioni amministrative del 30% dell’operazione e comunque non inferiori a 100mila euro.
Il decreto prevede anche risorse per l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Nel 2022, si legge, ulteriori 7 milioni e mezzo di euro saranno destinati all’attivazione, locazione e gestione dei centri di accoglienza. Previsti anche sostegni a Regioni, enti, associazioni e terzo settore per accogliere un totale di 75mila profughi. Altri contributi riguardano l’assistenza sanitaria delle Regioni per 100mila rifugiati. Fino al 4 marzo del prossimo anno, inoltre, i medici e gli operatori sanitari potranno esercitare anche in Italia la loro professione.
Previsto anche un credito d’imposta pari al 50% della seconda rata Imu 2021 per le imprese turistiche e ricettive in difficoltà per il Covid e ora per la crisi energetica. Lo sconto riguarderà immobili presso cui è gestita la relativa attività, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività esercitate e che i soggetti indicati abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto al 2019.
Il decreto prevede anche una maggiore cassa integrazione per le imprese che nel 2022 si troveranno a fronteggiare “situazioni di particolare difficoltà economica”. Stanziati 150 milioni per concedere altre settimane di cassa integrazione in deroga a chi non possa più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale. Le settimane di cassa in deroga andranno utilizzate entro il 31 dicembre. L’Inps monitorerà la spesa e, una volta, raggiunto il limite dei 150 milioni di euro, non accoglierà più le domande. In arrivo anche 195 milioni di euro a sostegno di agricoltura e pesca. Previsto un contributo, sotto forma del credito d’imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di carburante utilizzato per attività agricole e pesca nel primo trimestre dell’anno. La misura comporterà oneri per circa 140 milioni di euro quest’anno.
Vincenzo Murgolo