Per i giudici la ex moglie, Amber Heard, lo ha diffamato. Ai giornalisti lei dice: “La montagna di prove che avevo portato non è bastato per resistere al potere del mio ex marito”
Dopo sei settimane di processo e 13 ore di camera di consiglio, i giudici hanno emesso la sentenza del processo che vede contro l’attore Johnny Depp e la sua ex moglie Amber Heard. Ha vinto Johnny Depp e Amber, per i giudici, lo ha diffamato. La ex moglie della star di Hollywood ha accolto a capo chino la lettura della sentenza. Depp si trova ancora in Gran Bretagna e poco prima della lettura del giudizio a lui favorevole era stato fotografato in un pub di Newcastle.
L’attore aveva fatto causa all’ex moglie chiedendo “almeno” 50 milioni di dollari di danni sulla scorta di un op-ed da lei firmato sul Washington Post nel 2018. L’articolo intitolato “Ho parlato contro la violenza sessuale e dovuto far fronte all’ira della nostra cultura. Questo deve cambiare” non menzionava Depp per nome. Amber aveva rilanciato con una controquerela quando un avvocato di lui aveva definito le sue accuse “un imbroglio”. Ora Amber Heard dovrà pagare all’ex marito 15 milioni di dollari di danni per averlo diffamato: una cifra inferiore ai 50 milioni chiesti dall’attore ma pur sempre gigantesca e più del doppio degli alimenti ricevuti al momento del divorzio.
“La delusione che provo oggi supera qualsiasi parola. Avevo portato una montagna di prove, ma non sono state abbastanza per resistere alla sproporzionato potere e influenza del mio ex marito”, ha detto l’attrice Amber Head sottolineando che il verdetto rappresenta “un ritorno all’epoca in cui una donna che avesse osato parlare contro la violenza domestica veniva pubblicamente umiliata”.
Angela Tangorra