“In Ucraina su circa 2.000 italiani presenti all’inizio della guerra ne sono rimasti 326 e credo che anche in queste ore continueranno a diminuire. La Farnesina sta lavorando ogni giorno per portarli via”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando degli ultimi aggiornamenti sulla guerra.
“Ci sono alcune città – ha proseguito- come Kherson e Mariupol, dalle quali per riuscire a portare via gli italiani servono le condizioni di sicurezza, altrimenti è meglio che restino lì nelle condizioni di sicurezza migliori”.
Di Maio torna a condannare gli attacchi ai civili: “È sotto gli occhi di tutti una cosa: ormai 10 giorni fa Zelensky ha fatto un’apertura a Putin, ma dall’altra parte stiamo vedendo una Russia che cerca soltanto di far credere che vuole un accordo di pace, ma continua a colpire non solo obiettivi militari ma presidi civili. Sono d’accordo con il segretario di Stato Usa Antony Blinken che ieri ha detto che Putin non sembra voler la pace”. Il ministro pone l’attenzione sul comunicato diffuso dall’Oms nelle ultime ore che dice che i militari russi hanno colpito oltre 40 presidi sanitari.
“Questa è la guerra di Putin e solo Putin può fermarla o in maniera scellerata pensare di allargarla”. ”Da noi – ha puntualizzato il ministro – non verranno mai azioni che contribuiscano all’escalation”.
Michela Lopez