E’ di almeno 288 vittime il nuovo bilancio del disastro ferroviario avvenuto in India, a 200 chilometri da Nuova Delhi, nello stato di Odisha. E’ il peggior disastro ferroviario nel Paese degli ultimi 20 anni. I feriti sarebbero oltre 900.
Sono almeno duemila i soccorritori della Protezione Civile e di altre agenzie impegnati in una lotta contro il tempo per estrarre persone ancora vive dai vagoni dei tre treni che si sono scontrati ieri sera intorno alle 19 nello Stato dell’Odisha.
Secondo i responsabili dei soccorsi, numerosi vagoni sono ancora rovesciati e aggrovigliati sui binari dopo lo scontro
che ha coinvolto due convogli passeggeri e un merci, a seguito del deragliamento di uno dei due treni passeggeri.
I cadaveri vengono trasferiti in una scuola della città di Balasore; l’amministrazione distrettuale fa sapere di avere
avviato i lavori per trasformare in morgue un capannone nell’area industriale, passaggio necessario per consentire
l’identificazione dei corpi da parte dei parenti.
Per tutta la notte gli abitanti di Balasore, la città indiana più vicina al luogo del disastro ferroviario di ieri, sono rimasti svegli per il viavai ininterrotto di almeno 120 ambulanze che trasportavano i feriti verso nei tre ospedali più vicini.
Negli ospedali, piccoli e scarsamente attrezzati, riportano i media locali, medici e infermieri hanno lavorato incessantemente nel caos assoluto per far fronte agli oltre 900 meriti della sciagura, molti dei quali in condizioni critiche. Rispondendo agli appelli diffusi sui media e sulle rete, centinaia di persone hanno trascorso la notte in coda per donare sangue nelle unità mobili allestite davanti agli ospedali.
Intanto, il ministero delle Ferrovie ha annunciato un contributo di un milione di rupie (circa 11mila euro) per i
familiari delle vittime e di 200mila rupie (circa 2.200 euro) per i feriti più gravi.
Stefania Losito