Una 30enne nigeriana incinta e la bambina che aveva in grembo sono morte nella notte all’ospedale S.S Annunziata di Taranto. Stando a quanto ricostruito, la donna non era seguita dalla Asl di Taranto. Ha avvertito forti dolori addominali ed è stata soccorsa tempestivamente dal personale del 118. Giunta al Pronto Soccorso, i medici si sono accorti che le sue condizioni erano gravi e hanno tentato di eseguire il parto cesareo, ma è stato inutile. La donna è morta per arresto cardiaco.
All’arrivo dei soccorritori la 30enne “non era cosciente” e durante il trasporto in ospedale “è andata incontro ad arresto cardiaco”. Anche per la bimba che aveva in grembo, nonostante un intervento chirurgico di emergenza, non c’è stato nulla da fare: “è nata asistolica e non c’è stata ripresa delle sue funzioni vitali”. Lo riferisce l’Asl di Taranto, precisando che “mentre si trovava al proprio domicilio”, la donna “ha accusato un malore per il quale è stato richiesto l’intervento del soccorso. Il 118 è giunto prontamente presso l’abitazione della donna che non era cosciente. La donna è stata sistemata in barella e trasportata in ambulanza in codice rosso presso l’ospedale SS. Annunziata”.
Durante il trasporto, ricostruisce l’Asl, “la giovane è andata incontro ad arresto cardiaco e i sanitari hanno immediatamente adottato le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Giunta al pronto soccorso, sono proseguite tutte le pratiche rianimatorie secondo il protocollo Als (Advanced life support) ma, nonostante l’assistenza intensiva,
la paziente non si è ripresa dall’arresto cardiaco”. I ginecologi in turno, “allertati data la situazione – aggiunge l’azienda sanitaria – sono tempestivamente scesi al pronto soccorso e, valutata la gravità della situazione e la mancata risposta favorevole alle manovre rianimatorie, hanno deciso di procedere all’intervento chirurgico d’emergenza di taglio cesareo per tentare di salvare il feto. La neonata è nata asistolica e, nonostante tutte le manovre rianimatorie, non c’è
stata ripresa delle sue funzioni vitali”. La direzione generale della Asl Taranto “esprime, a nome di tutti i dipendenti,
profondo cordoglio per la morte della giovane e della sua piccola”.
Michele Paldera (aggiornamenti di Stefania Losito)