Arriveranno 30 miliardi di euro di investimenti in istruzione e ricerca. A portarli sarà il Pnrr che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha raccontato ai ricercatori dell’Istituto di fisica del Gran Sasso ad Assergi, frazione montana dell’Aquila. E’ andato in visita ai laboratori promettendo quei fondi perché siano un “volano per la crescita del Paese”.
E il premier annuncia anche l’arrivo di un miliardo di euro per “superare gli stereotipi di genere e portare la percentuale delle donne nella scienza al 35%”.
Proprio nel 35esimo anniversario dell’inizio delle attività di una delle eccellenze mondiali della ricerca scientifica, Draghi ha sancito la priorità “di ripartire dai ricercatori” per contrastare la fuga dei cervelli, ma soprattutto dando ordine a una maggiore presenza delle donne, sia con compiti manageriali, sia negli studi scientifici. “Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice nella ricerca scientifica – ha spiegato – sono state appannaggio degli uomini”. E per raggiungere il 35% delle ragazze che scelgono studi scientifici, oggi una su 5 sceglie le cosiddette materie Stem”, si investirà “oltre un miliardo” per potenziarne l’insegnamento”.
Il governo lavora intanto al decreto contro il caro bollette per il Cdm di venerdì. A Palazzo Chigi riunione con l’ad dell’Eni Descalzi, il sottosegretario Garofoli e i ministri Franco e Cingolani.
Stefania Losito