Ospite il 25 giugno
L’inquilino dell’attico di classifica è tornato: la buona abitudine di Dotan a godersi il panorama mozzafiato che offrono le posizioni da alta classifica fa sì che il nostro prenoti nuovamente la stanza ai piani alti: l’attuale singolo passepartout si intitola Mercy.
In questo nuovo brano il livello si alza ulteriormente, perché l’ispirazione alla base del pezzo è importante, è come un onda, e anch’essa cresce con l’evolversi stesso della canzone.
L’attacco è ormai inconfondibile: un tratto distintivo come l’iconico Rosso Valentino. Gli accordi monolitici di pianoforte, una brevissima cellula tematica di voci che evocano un canto gregoriano fino al finale che sembra dire: suonami ancora.
È il Dotan style. Una griffe dell’alta moda musicale.
“Mercy” è appunto cucita con la medesima seta dei precedenti successi di Dotan: le hit Numb, No Words e There Will Be a Way. Questa continuità è ben nota a tutti coloro che riconoscono la mano del compositore/sarto
in ogni primo ascolto di un nuovo singolo. La reazione ci accomuna e può essere sintetizzata in una esternazione: “ma questo è Dotan!”Certo, il timbro inconfondibile del cantautore polistrumentista fuga sempre ogni dubbio di
appartenenza anche ai più duri d’orecchio, e dopo una strofa disegnata con la consueta sapiente capacità di suscitare la sospensione prima del grande salto, ecco il tuffo nel ritornello.
Il verso Mercy viene ripetuto tre volte, ed è il trait d’union con il sacrale incipit della canzone: ancora una volta il tratto distintivo, il Dotan sound.
Con Mercy, canzone profonda, intensa, melanconica, sacrale, Dotan si conferma, con la stessa sicurezza della squadra primatista capace di consolidare la posizione in classifica in ogni match. Una certezza fatta di timbriche, matrici sonore, andamenti ritmici potenti, gonfi e traboccanti di passione.
Cercate Mercy sulle frequenze di qualunque radio, e dopo quattro misure vi troverete ancora una volta a dire: “ma questo è Dotan!”È tempo di consacrazione per il dominatore delle classifiche. Dopo le hit Numb, No
Words, There Will Be a Way, il musicista israelo-olandese pubblica il nuovo disco Satellites che oltre a comprendere i singoli citati, si arricchisce di altri otto brani contraddistinti dalla medesima intensità a conferma delle peculiarità stilistiche di Dotan.
Come satelliti in orbita, abituiamoci all’idea che l’artista nato a Gerusalemme sta per invadere i nostri cieli con le canzoni del nuovo disco. Immergetevi nel ritorno più atteso della stagione
In un clima di incertezza generalizzato a più livelli, Dotan celebra l’uscita del suo nuovo album con una serie di date che non vogliono essere solo di buon auspicio, bensì concreto segno di ritorno alla normalità. Le date del tour sono in calendario.
Dal prossimo 16 ottobre, a partire dal Belgio, il musicista inaugura il tour europeo. Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera e finalmente Italia. 29 ottobre 2021, Magazzini Generali, Milano.
Angela Tangorra