Potrebbe trattarsi di un attentato jihadista
Due esplosioni nel quartiere di Ramot hanno scosso questa mattina Gerusalemme. Un morto accertato e 31 feriti, tra cui diversi bambini, è al momento il bilancio. La vittima è uno studente 16enne di nazionalità canadese che frequentava il collegio rabbinico.
Le due deflagrazioni, secondo le autorità, sono state “coordinate”, quindi si tratterebbe di un attentato. La prima è avvenuta vicino alla stazione centrale degli autobus all’ingresso della città. La bomba era stata probabilmente posizionata in una borsa vicino ad un autobus. La seconda esplosione è avvenuta pochi minuti più tardi ad un incrocio. Entrambe durante l’orario di punta del mattino.
La radio pubblica israeliana Kan ha citato un messaggio di Daoud Shehab, un dirigente della Jihad islamica, secondo il quale le esplosioni sarebbero “operazioni eroiche” lanciate per ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano “una linea rossa” che non deve essere oltrepassata. Shehab ha diretto in particolare il proprio avvertimento a due dirigenti dell’estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, accusandoli di aver “fatto irruzione” nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme.
Gianvito Magistà
(Foto: www.ansa.it)