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Duro scontro Trump-Zelensky. Cacciato da Washington il leader ucraino, il presidente Usa: “Torni quando vuole la pace”

E’ saltata la firma dell’intesa sulle terre rare tra Stati Uniti e Ucraina. Lo riferisce la Fox. Quello che era cominciato con un complimento, è finito peggio che mai. Uno scontro storico, dicono da Mosca. E’ il faccia a faccia tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il vice e Jd Vance, avvenuto nello Studio Ovale, da cui – sempre secondo Fox – il leader ucraino sarebbe stato cacciato. Secondo Unian, Zelensky ha detto che l’Ucraina è ancora in grado di difendersi e resistere alla Russia, mentre Vance ha replicato che il suo Paese ha molti problemi. Tra i due è iniziata una discussione accesa in cui è intervenuto Trump che ha detto a Zelensky che dovrebbe essere grato perché “non ha carte in mano”, e che non può dire a Washington “voglio questo, voglio quello”. In risposta, il presidente ucraino ha detto di essere venuto negli Stati Uniti “non per giocare a carte”.  “O fai un accordo o noi siamo fuori!”, gli avrebbe detto Trump. Lo scontro Trump-Zelensky è andato avanti per circa 20 minuti nello Studio Ovale e un certo punto il presidente americano ha detto al leader ucraino “senza le armi degli Stati Uniti avresti perso la guerra in due settimane”. In un altro passaggio lo ha insultato dicendogli che “non è tanto intelligente”.

Tutto è cominciato quando Zelensky ha ricordato che, quando Vladimir Putin occupò una “gran parte dell’Ucraina nel 2014, nessuno lo ha fermato”. Il presidente americano è intervenuto notando che si trattava del 2015, ma è stato corretto da Vance. “Nel 2019 ho firmato l’accordo di cessate il fuoco con Macron e Merkel. Ma dopo Putin ha infranto
il cessate il fuoco. Di che tipo di diplomazia parli?”, ha chiesto Zelensky a Vance. La replica è stata dura: “Parlo del
tipo di diplomazia che metterà fine alla distruzione del tuo Paese. Penso che sia una mancanza di rispetto venire qui nello Studio Ovale e cercare di litigare di fronte ai media americani. Al momento vai in giro e costringi i coscritti in prima linea perché hai problemi di uomini. Dovresti ringraziare il presidente”, ha controreplicato Vance. Zelensky quindi gli ha chiesto se era mai stato in Ucraina a “vedere i problemi che abbiamo. Dovresti venire una volta”. Il vicepresidente ha risposto piccato: “Ho visto che portate chi è in visita in un tour di propaganda. Non sei d’accordo sul fatto che avete dei problemi a reclutare soldati?”, ha chiesto a brutto muso al leader ucraino, che ha avuto solo il tempo di dire “abbiamo dei problemi” prima di essere interrotto. “Pensi che sia rispettoso venire nello Studio Ovale e attaccare l’amministrazione che sta cercando di fermare la distruzione del tuo Paese?”, lo ha incalzato ancora Vance. “Mi hai fatto molte domande – ha replicato Zelensky -. Durante la guerra tutti hanno problemi, anche voi che avete un bell’oceano
di mezzo, non lo sentite e ora ma lo sentirete nel futuro”.
Parole, queste ultime, che hanno irritato chiaramente Trump. “Non dirci sentiremo. Stiamo cercando di risolvere un problema, non ci dirci come ci sentiremo”, ha commentato il presidente. Zelensky ha quindi cercato di chiarire che non stava dicendo cosa gli Stati Uniti dovessero sentire o meno ma Trump ha rispeso subito la parola: “Non dirci cosa sentiremo. Non sei nella posizione di dettarlo. Al momento non sei in una buona posizione. Non hai le carte”, ha insistito il tycoon visibilmente arrabbiato. Zelensky ha avuto modo solo di precisare che non era lì per giocare a carte, prima che Trump lo interrompesse di nuovo. “Stai giocando con la terza guerra mondiale. Quello che stai facendo è una mancanza di rispetto per il nostro Paese”, ha aggiunto il presidente americano. “Hai mai ringraziato?”, si è intromesso Vance. “Sì molte volte”, ha replicato il leader ucraino. “Non lo hai fatto in questo riunione. Sei andato in Pennsylvania per fare campagna per l’opposizione. Offri almeno qualche parola di apprezzamento per gli Usa e per il presidente che sta cercando di salvare il tuo Paese”, ha rincarato la dose Vance. Zelensky a questo punto ha osservato che il vicepresidente stava alzando troppo la voce. “Non sta parlando ad alta voce. Il tuo Paese ha molti problemi. Non stai vincendo. Hai una buona chance di emergere bene grazie a noi. Vi abbiamo dato, con quello stupido presidente, 350 miliardi”, ha detto Trump (riferendosi a Joe Biden). “Voi votate il vostro presidente”, ha osservato Zelensky. “Senza le nostre armi la guerra sarebbe finita in due settimane”, ha continuato Trump. “In tre giorni, l’ho già sentito da Putin”, ha detto provocatorio Zelensky.
“Sarà difficile trattare così ma è un bene che gli americani vedano cosa accade, penso che sia molto importante. Devi essere riconoscente, non hai le carte. La tua gente sta morendo. Ci dici che non vuoi il cessate il fuoco, che vuoi questo o quello. Se puoi ottenere un cessate il fuoco lo prendi, così le pallottole smettono di volare”, ha spiegato Trump. “Ovviamente vogliamo fermare la guerra. Quello che ti ho chiesto sono garanzie”, ha osservato Zelensky. “Io voglio un cessate il fuoco. Io vi ho dato i javelin. Devi essere più riconoscente perché non hai le carte”, ha incalzato ancora Trump. Poi i media e le telecamere sono stati allontanati dalla stanza. 

“Non sono allineato con la Russia. Sono allineato con gli Stati Uniti e il bene del mondo”, avrebbe detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.  “Sono nel mezzo fra la Russia e l’Ucraina” e “sono per entrambi”, ma l’Ucraina “dovrà fare compromessi” con la Russia per arrivare ad una tregua.

Uno incontro partito con un “Si è vestito bene, è elegante”, del presidente americano al leader ucraino che indossava una polo e dei pantaloni neri. Fino allo scontro, all’annullamento della conferenza stampa e alla cacciata dell’ospite dallo Studio Ovale.

Stefania Losito

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