La crescita dell’economia mondiale sta facendo registrare una frenata nel 2023 e si ridurrà ulteriormente nel 2024 con un rallentamento che investirà maggiormente i Paesi sviluppati e meno quelli emergenti. A rivelarlo è il ‘World Economic Outlook’, presentato dal Fondo monetario internazionale nel suo meeting annuale a Marrakech. Il prodotto interno lordo mondiale farà registrare un +3% nel 2023 rispetto al +3,5% del 2022 per poi limarsi a +2,9% nel 2024. Tra le cause del rallentamento, si legge, ci sono la guerra in Ucraina, la crescente frammentazione dell’economia, la stretta monetaria anti-inflazione, il ritiro degli aiuti pubblici e gli eventi climatici estremi.
Secondo gli analisti del Fondo monetario, l’economia mondiale, dopo i colpi subiti in seguito alla pandemia, all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e all’inflazione, ha rallentato, ma non è crollata. Aumentano così le possibilità di uno scenario di “atterraggio morbido”, nel quale la lotta all’inflazione avviata dalle principali banche centrali non sta causando una recessione. Il rallentamento, tuttavia, appare maggiore nei Paesi sviluppati, con la sola eccezione degli Stati Uniti, rispetto a quelli emergenti e a quelli in via di sviluppo. La Cina, in particolare, deve fronteggiare i contraccolpi della crisi immobiliare e dell’indebolimento della fiducia. Le previsioni per Pechino sono state tagliate al +5% nel 2023 e al +4,2% nel 2024.
Cattive notizie anche per l’Italia. Nel 2024 prevista una crescita del prodotto interno lordo dello 0,7%, con un taglio di 0,4 punti percentuali rispetto alle previsioni di luglio. Anche nel 2024 è prevista una crescita dello 0,7%, con una limatura di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime precedenti.
Per il capo dell’ufficio studi del Fondo, Pierre-Olivier Gourinchas, “è ancora troppo presto” per capire gli effetti sull’economia del conflitto in Israele e nella Striscia di Gaza. Il report è stato infatti stilato prima dell’esplosione del conflitto. “Siamo molto tristi per la perdita di vite umane”, ha sottolineato Gourinchas, aggiungendo di sperare in una “rapida soluzione” del conflitto.
Vincenzo Murgolo