Il cantante racconta a Radionorba le iniziative organizzate nelle grotte. Vi sarà anche Baglioni
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Eugenio Finardi torna a Radionorba da direttore artistico del Natale nelle grotte di Castellana, in provincia di Bari, che ospiteranno una serie di concerti voluti e pensati proprio da Finardi. “Le grotte di Castellana sono un posto suggestivo e una splenda cornice per i concerti”, racconta Eugenio intervistato da Antonella Caramia. “E’ un posto che mi ha stregato da quando ero bambino. Le ho visitate almeno tre volte con mio padre e una volta vidi un concerto di un quartetto d’archi e giurai che lì ci avrei suonato”.
L’unicità e la sacralità del posto hanno decisamente folgorato Finardi: “Uno si aspetta che le grotte siano un posto cupo, ma non è così. La prima grotta, la grave aperta sopra, apre a un percorso quasi sacro, suggestivo, una sorta di paradiso sotterraneo. Per questi concerti ho pensato di chiamare artisti che potessero apprezzare il posto e creare qualcosa di meraviglioso”.
Natale nelle grotte ospiterà quattro spettacoli unici aperti da Finardi il 12 dicembre con uno spettacolo apposito che ci svela: “Sto creando e assemblando un’opera che si chiama “Dal profondo” e che mi rende orgoglioso. Tutti i coinvolti stanno preparando qualcosa di unico, perché la grave ha 100milioni di anni e ha la forza di essere lei la protagonista con chiunque sia lì a suonare. Gli artisti devono rendere omaggio a questo luogo meraviglioso. Claudio Baglioni, che sarà in scena il 18 dicembre, sta preparando uno spettacolo con una serie di canzoni concepite apposta per questo scenario”.
Il 3 gennaio sarà la volta di Simone Cristicchi con uno spettacolo sulla genesi delle canzoni e chiuderà l’8 gennaio Stefano Bollani che è un performer “eccezionale di grandissima simpatia”, conferma Finardi, “e con il quale forse faremo qualcosa insieme. Lui è entusiasta: non conosceva le grotte e gli ho mandato foto e filmati per fargliele vedere”.
Intorno a questi quattro concerti c’è un programma ricco di eventi teatrali, di presepi realizzati con materiale riciclato, una bellissima performance che si svolge nell’atmosfera delle grotte e una interessantissima “Medea” al femminile e al buio.
“E’ una esperienza unica per un musicista quella di suonare nelle grotte di Castellana, perché un musicista di solito fa suo lo spazio dove suona, la musica si appropria dello spazio in cui suona e invece la grave è lì che richiede l’umiltà di mettersi al suo servizio”, dice Eugenio che aggiunge: “lo scopo non è solo di intrattenere ma di diffondere la conoscenza delle grotte di Castellana che devono diventare tappa obbligata delle famiglie italiane con figli di 8 o 10 anni, quando è il momento di fargli conoscere il mondo non possono non fare il viaggio in Puglia per conoscere le grotte”.
Angela Tangorra