Avrebbe emesso oltre tremila fatture per operazioni inesistenti in quattro anni e indicato elementi passivi per quasi 15 milioni di euro. Un sequestro preventivo di beni del valore di circa 4,6 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Bari nei confronti della società Centro Riciclo Sud srl del capoluogo pugliese. L’amministratrice della società è indagata per evasione fiscale, fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele. Stando alle indagini dei militari del nucleo polizia economica finanziaria, coordinata dal pm di Bari Lanfranco Marazia, dal 2016 al 2020 l’imprenditrice avrebbe evaso l’Ires, l’imposta sui redditi della societa’, emettendo oltre tremila fatture per operazioni inesistenti, per oltre 2,4 milioni di euro in cinque anni, per un’evasione calcolata in circa 600mila euro. Le operazioni ritenute inesistenti si riferiscono, in modo particolare, a conferimenti di metalli e ferro misto in quantitativo “decisamente superiore” a quello reale. Per realizzare il raggiro fiscale la titolare della societa’ avrebbe inoltre indicato in dichiarazione per tre anni elementi passivi inesistenti per quasi 15 milioni di euro, per una evasione complessiva di quasi 4 milioni.
Stefania Losito