Aperta un’indagine interna dagli attuali proprietari. Anche i Riva si dicono danneggiati
Si terrà oggi a mezzogiorno, nel carcere di Potenza, l’interrogatorio di garanzia dell’avvocato Piero Amara, arrestato martedì nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano su vicende giudiziarie di Trani e dell’ex Ilva di Taranto.
La Guardia di Finanza e la Polizia hanno eseguito anche una misura di custodia cautelare in carcere per il poliziotto Filippo Paradiso, e ai domiciliari per l’avvocato di Trani Giacomo Ragno e per Nicola Nicoletti, che è stato consulente dei commissari dell’ex Ilva dal 2015 al 2018. Obbligo di dimora a Bari, invece è stata disposta per l’ex Procuratore di Trani e Taranto, Carlo Maria Capristo. Per lui l’interrogatorio di garanzia si svolgerà domani, alle 13, nel Palazzo di Giustizia di Potenza.
Secondo il legale di Piero Amara, “l’ipotesi di reato appare travisata in fatto ed erronea in diritto”. Inoltre, l’avvocato pensa che la misura cautelare per il suo assistito non sembra giustificabile giuridicamente a fronte di fatti privi di qualsiasi attualità. Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria oggi dello stabilimento siderurgico affidato ad Arcelor Mittal, ha disposto un’indagine interna per capire se esistono i presupposti per costituirsi parte civile in un eventuale processo. Stessa decisione del Gruppo Riva, proprietario fino al 2013, che si dichiara estraneo e danneggiato dai reati addebitati all’ex procuratore di Taranto Carlo Capristo, all’avvocato Pietro Amara e a Nicola Nicoletti.
Gianvito Magistà