Al lavoro da subito, il neo-commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Giancarlo Quaranta, ha incontrato oggi i sindacati a Taranto. “Il commissario ci ha detto che ha cominciato a Taranto ma ci ha detto che fara’ passaggi in tutti
gli altri impianti principali come Genova e Novi Ligure – spiega Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, all’uscita dell’incontro – C’è un elemento necessario: per poter ripartire bisogna mettere in sicurezza i lavoratori, gli impianti e lo stabilimento. Credo che questo sia il punto fondamentale e su questo vanno garantite le risorse necessarie da parte del Governo per poter realizzare questo lavoro straordinario di messa in sicurezza”.
Un respiro di positività arriva dal segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella: “Abbiamo apprezzato molto quello
che l’ingegner Quaranta ci ha trasmesso. Si è subito messo al lavoro per recuperare una informativa sulla condizione
impiantistica. Lo ha fatto in questi pochi giorni e dovrà continuare. Non è ancora in grado di dirci quali sono gli
interventi che loro devono iniziare a fare e quale è il cronoprogramma. Una cosa è certa: loro eviteranno di fermare gli
impianti perchè fermare gli impianti significa fermare definitivamente lo stabilimento”, ha detto dopo l’incontro con Quaranta nello stabilimento di Taranto ex Ilva. “Cercheranno di mantenere in esercizio – ha spiegato Palombella – quel poco che c’è e programmeranno l’approvvigionamento di materie prime, necessità di tutto ciò che serve per far ripartire lo stabilimento senza vincoli. E’ inevitabile che loro chiedano che il governo assicuri tutto l’apporto possibile. Ovviamente le organizzazioni sindacali saranno informate e coinvolte in questa nuova fase. I lavoratori in questi anni hanno perso qualsiasi tipo di fiducia sul futuro dell’azienda, che va recuperata”. Palombella ha poi annunciato che arriveranno altri due commissari: “Ne vale la pena”.
Si tratta di un primo confronto dopo la nomina da parte del ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Alla riunione era presente anche Andrea Colombo, direttore delle Risorse Umane di Adi.
Quaranta venerdì scorso aveva ricevuto, sempre nello stabilimento di Taranto, i presidenti di Aigi e Confindustria
Taranto per affrontare i problemi dell’indotto. Il commissario, impegnato in una prima due diligence per acquisire tutte le informazioni necessarie, ha evidenziato dopo il suo insediamento l’importanza di approfondire aspetti di varia natura, sia sotto il profilo tecnico-produttivo che gestionale e che l’obiettivo è quello di “riportare l’azienda nelle condizioni ottimali dal punto di vista dell’affidabilità produttiva e di sicurezza degli impianti”. I sindacati da parte loro chiedono di “fare presto” perché sostengono che lo stabilimento “è al collasso e rischia di spegnersi”.
Domani, intanto, sarà a Taranto il ministro delle imprese e made in Italy Adolfo Urso per presiedere in prefettura un
vertice con i sindacati confederali e metalmeccanici, le associazioni delle imprese e Federmanager. Ed è anche la
giornata in cui il Tribunale di Milano e chiamato a esprimersi sul ricorso di Invitalia per la dichiarazione dello stato di
insolvenza di Acciaierie d’Italia.
Stefania Losito