Avrebbero simulato incidenti stradali attraverso la falsificazione di certificati medici per ottenere indennizzi dalle compagnie assicurative. Per questo motivo la polizia ha eseguito dieci misure cautelari nei confronti, perlopiù, di medici e avvocati della provincia di Taranto. Le assicurazioni truffate sarebbero sette, per un giro di affari illeciti stimato in un milione di euro. Denunciate in stato di libertà anche 96 persone coinvolte a vario titolo nei reati di truffa, falsa testimonianza dinanzi all’autorità giudiziaria, falso in atto pubblico.
Agli indagati sono stati notificati tre arresti domiciliari, un obbligo di presentazione agli uffici di polizia giudiziaria e sei sospensioni dalla professione per 12 mesi. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla simulazione di falsi incidenti stradali. Secondo gli investigatori gli indagati avrebbero creato una vera e propria rete criminosa nella quale sarebbe coinvolto anche un ausiliario giudiziario in servizio presso il Giudice di Pace provinciale.
Stando alle indagini sarebbero state documentate con certificati mendaci lesioni inesistenti a seguito di incidenti stradali mai avvenuti. Tra le vittime ci sarebbero, inoltre, cittadini ignari dell’attività illecita che pure comparivano nei falsi incidenti. Gli indagati, secondo l’accusa, si avvalevano di persone pronte a dichiarare di aver subito lesioni nei finti incidenti stradali e di falsi testimoni che avvaloravano la loro versione dinanzi all’autorità giudiziaria.
Gianvito Magistà