Filippo Turetta, il 22enne accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, sarà consegnato sabato alle autorità italiane e arriverà a Venezia. Secondo quanto riferito dal legale del giovane, un aereo dell’Aeronautica militare partirà alle 8 da Roma per Francoforte, da cui ripartirà alle 10.45 con destinazione Venezia. L’atterraggio è previsto alle 12.30. Dallo scalo tedesco, e per tutta la durata del viaggio, Turetta sarà accompagnato dagli uomini del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip). Una volta atterrato, sarà portato negli uffici della Polizia di frontiera, dove gli verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Giulia. A quel punto sarà preso in custodia dai carabinieri per essere condotto alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia. Il giudice per le indagini preliminari avrà cinque giorni di tempo per lo svolgimento dell’interrogatorio di garanzia, a partire dal momento della notifica del mandato d’arresto europeo, che verrà formalmente fatta a Francoforte.
Intanto la Procura di Venezia acquisirà la registrazione della telefonata di un testimone che, la sera dell’11 novembre, ha chiamato il 112 per segnalare una lite nel parcheggio di Vigonovo, rivelatasi poi essere la prima aggressione di Filippo ai danni di Giulia. Il giorno successivo il padre aveva presentato denuncia di scomparsa agli stessi carabinieri di Vigonovo. Dopo la segnalazione gli inquirenti hanno appurato che nessuna pattuglia ha raggiunto il luogo della lite. Durante la telefonata, a quanto si è appreso, il testimone non sarebbe stato in grado di dare indicazioni precise e quindi non sarebbe stato ritenuto urgente un intervento. Quando poi si è passati alla fase dei controlli puntuali, gli investigatori sono intervenuti, andando anche alla ricerca delle macchie di sangue nel parcheggio vicino casa di Giulia, che in una fase iniziale erano state tralasciate.
Vincenzo Murgolo