Una mozione che introduca il salario minimo in appalti e concessioni bandite dal Comune è proposta dal movimento Comunità politica per Foggia all’amministrazione comunale dauna e al consiglio. “Da tempo in Italia e soprattutto nella nostra provincia – dichiara Mario Nobile, componente del coordinamento del movimento – dilaga il fenomeno del lavoro povero con decine di migliaia di persone che percepiscono salari da fame. Se vogliamo fermare la fuga di famiglie e soprattutto dei giovani da Foggia anche il Comune deve fare la propria parte ed è per questo che chiediamo
che sia prevista una retribuzione non inferiore a nove euro lordi l’ora per il personale assunto in appalti e concessioni
del Comune”.
“Il salario minimo legale – prosegue Marco Barbieri, ordinario di diritto del lavoro all’università di Bari e redattore della
proposta – è lo strumento con cui dare piena attuazione all’art. 36 della costituzione, consentendo a chi lavora di poter
assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Il comune di Foggia potrebbe creare un importante
precedente, emulabile anche da altri enti locali e consigli comunali in Italia”.
Comunità politica per Foggia annuncia anche l’avvio di una campagna politica a supporto della mozione con una raccolta di firme online e cartacea.
Stefania Losito