Il cantante ha raccontato a Radionorba come è nato l’ultimo disco
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Francesco De Gregori festeggia il primo posto in classifica con il disco che omaggia Bob Dylan, “Amore e furto”. Il principe della musica italiana ha tradotto è cantato undici successi di Bob Dylan. “È stato un bel lavoro di traduzione e interpretazione, il pericolo era mettere del mio nel lavoro di Dylan”, racconta Francesco in diretta su Radionorba. “E in effetti da un lato si può parlare di furto, perché tale è, ma c’è tanto amore. Anzi, se non ci fosse amore e ammirazione per il suo mondo musicale avrei faticato e quasi certamente non lo avrei fatto!”, racconta Francesco che in questo disco ci ha messo dedizione e passione. Del disco fa parte il singolo “Un angioletto come te (Sweetheart like you)” , suonato dalle radio in questo
periodo. Il disco vuol essere anche l’occasione per far conoscere Dylan a tutti. Dice Francesco: “Anche i ragazzi a 15 anni sanno chi è Dylan, un po’ come Shakespeare, ma non conoscono le canzoni, questi brani arrivano e magari qualcuno andrà ad ascoltare le versioni originali”.
La scelta delle canzoni entrate a far parte del disco non è stata facile: “Ho scelto quelle che potevano essere traducibili. Quando traduci i versi di canzoni così importanti devi trovare una chiave…questo è tanto il criterio di scelta”. Tempo fa Francesco De Gregori aveva tradotto una canzone di Dylan messa poi in un suo disco live: “Mi chiamano in Sony e mi dicono che Dylan vuole mettere questa canzone in un suo film, all’inizio pensavo fosse uno scherzo, ma poi è stato così”. Quella canzone è entrata a far parte del disco della colonna sonora del film e “se non altro Dylan sa che esiste De Gregori”, scherza Francesco.
Dylan e De Gregori si sono incontrati a Roma qualche tempo fa: “L’ho salutato in camerino a Roma prima di un suo concerto e lui è stato cordiale, gentile e, giustamente, sbrigativo. Un’altra volta ho aperto il suo concerto a Lucca ma quella volta ho deciso di non incontrarlo perché sentivo la curiosità e la pressione dei giornalisti e ho preferito così”. Cosa è cambiato dai tempi di “Rimmel” fino ad oggi nel mondo della musica? “Per fortuna un sacco di cose!”, sorride Francesco,”la cosa bella è che non si è mai interrotto il filo con chi ascolta la musica. I ragazzi oggi ascoltano la radio ma hanno anche spotify ed è motivo di grande gioia che la musica arrivi ai giovani. E io continuo così a fare quello che volevo fare!”.
È stato un lavoro divertente anche occuparsi della musica delle canzoni tradotte: “saremmo stati cretini a cambiare gli arrangiamenti”, dice Francesco. “Abbiamo lasciato la musica così com’era per non tradire la
musica di Dylan, anche perché quelle canzoni sono frutto di una produzione molto accorta, altri arrivano dopo delle session in studio, non volevamo toccarli”.
“Amore e e furto” sarà anche un tour che toccherà Bari a marzo e che porterà Francesco nei club e nei teatri “dove il suono è sicuramente diverso. La musica vive nell’aria, se l’aria cambia cambia la musica”.
Angela Tangorra