La saggezza popolare e la psicologia dicono che il gioco che si fa da bambini diverserà il mestiere che si svolgerà da adulti. A sottolineare l’importanza del gioco arriva il risultato di uno studio che spiega che giocando si impara.
L’approfondimento in questione è stato pubblicato sulla rivista Nature. Alcuni esperimenti incorporati in un videogioco, ad esempio, hanno dimostrato che la struttura della città in cui i bambini crescono contribuisce a modellare la capacità di navigazione in una età avanzata.
La ludicizzazione, sostengono gli scienziati, può ridurre alcuni dei limiti correlati agli esperimenti condotti in laboratorio, permettendo agli scienziati di studiare diverse popolazioni, condurre esperimenti più sofisticati e osservare il comportamento umano in ambienti naturali.
“Affrontare la scienza con divertimento – sostiene Laura Germine, neuropsicologa cognitiva della Harvard Medical School di Boston – favorisce la partecipazione, incorporando il punteggio, la competizione, il feedback sulle prestazioni e l’opportunità di conoscere se stessi attraverso il gioco. La mia esperienza dimostra che e’ possibile ottenere dati di alta qualità anche quando i partecipanti non sono supervisionati ne’ pagati”. La ludicizzazione può combinare la psicologia dello sviluppo con l’informatica, lo sviluppo web e la ricerca sull’esperienza degli utenti per creare sessioni di ricerca entusiasmanti e coinvolgenti per i partecipanti, che quindi percepiscono la scienza come un’esperienza positiva.
Angela Tangorra