Il Presidente della Repubblica: “Siete testimoni di speranza. L’indifferenza è complicità”
Per la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto visita a Casal di Principe, in provincia di Caserta, un tempo roccaforte dei Casalesi. Il Capo dello Stato ha reso omaggio alla figura di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dai clan il 19 marzo di 29 anni fa. Ha incontrato anche gli studenti.
“La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà” ha detto ai giovani Mattarella. “I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini. Si nascondono nell’oscurità”.
“È con grande partecipazione che mi rivolgo a voi, ragazze e ragazzi, che vivete la vostra giovinezza in questa terra, in passato così duramente ferita dalla presenza della criminalità organizzata. E che ora è protagonista di una stagione straordinaria di fermento e di riscatto. Cari studenti, questo incontro è dedicato a voi, testimoni di speranza”. Poi Mattarella ha detto ai ragazzi di essere fieri della propria terra.
Il Presidente della Repubblica ha detto agli studenti che non si può restare indifferenti, non si può dire non mi riguarda. “O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o, anche inconsapevolmente, si rischia di diventarne complici”.
“Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: la mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.
Gianvito Magistà