Due messaggi vocali inviati su Whatsapp alle sue amiche, 40 giorni prima di essere uccisa. Oltre quattro minuti di racconto per spiegare la situazione e chiedere consigli. “So che sono un disco rotto, scusate”. Giulia Cecchettin, la 22enne veneziana uccisa dall’ex, Filippo Turetta, era in difficoltà. “Vorrei che sparisse e non avere più contatti con lui”, diceva, aggiungendo però: “Non so come farlo, mi sento in colpa: ho troppa paura che possa farsi male”. “Se non gli rispondo sono sicura che darà di matto”, ha detto ancora nei messaggi che i familiari hanno lasciato diffondere in tv da “Chi l’ha visto?”, ieri sera. Un messaggio che possa servire ad altre donne, ad ascoltare le richieste d’aiuto, spiega la conduttrice Federica Sciarelli.
Nei messaggi si sente la voce dispiaciuta di Giulia, a tratti rotta dal pianto. Lo chiama “Pippo”, ed è combattuta tra i sensi di colpa e l’intolleranza verso quei comportamenti morbosi. Non sa che fare, “vorrei sparire ma non so come farlo perché non si faccia del male”. “Mi ha detto che, tipo, è superdepresso, che l’unica luce della giornata arriva quando stiamo insieme – spiega ancora Giulia – e che passa le giornate disteso sul letto a guardare il soffitto”. Giulia sa che lui la sta ricattando moralmente, lo dice, sa che lui sta agendo sui sensi di colpa per tenerla a sè. Ma non sa come uscirne. Del resto, lui stesso aveva detto ai genitori che non poteva vivere senza di lei. Che si sarebbe suicidato, e invece ha ucciso lei.
Agli agenti che sabato sera lo hanno fermato sull’autostrada vicino Lipsia, il 22enne ha confessato subito di aver ucciso Giulia, aggiungendo: “Ho pensato più volte di farla finita ma non ne ho avuto coraggio”. Turetta dovrebbe essere consegnato all’Italia già domani. Intanto il suo legale Emanuele Compagno, fa sapere di non escludere la richiesta di una perizia psichiatrica, a maggior ragione – spiega – che la famiglia non riesce a capire come sia potuto accadere.
Stefania Losito