La band italiana non ha vinto il premio come “best new artist”. Vince Harry Styles. Con i premi conquistati questa notte, Queen Bey batte ogni record
I Maneskin restano a bocca asciutta nella notte che assegna gli oscar della musica. Il Grammy per il miglior artista emergente,, categoria in cui era candidata la band italiana, è stato assegnato alla cantante jazz Samara Joy.
È stata una notte da record per Beyoncè che con i premi conquistati in questa edizione è diventata l’artista che ha vinto più Grammy nella storia. Kim Petras è la prima donna transgender a vincere un premio. Harry Styles ha vinto il premio per l’album dell’anno con “Harry’s House”.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella Crypto arena, la casa a Los Angeles delle squadre di basket dei Lakers e Clippers. Pochi gi abitui che hanno lasciato il segno, tra cui si segnala il completo d’oro a petto nudo di Dwayne Johnson, salito sul palco per annunciare la vittoria per la performance pop da solista di Adele con la canzone “Easy on me”.
Molti i momenti di spettacolo che hanno caratterizzato la serata: dall’esibizione di Steve Wonder e Smokey Robinson, alla passerella dei più grandi dell’hip hop, cinquant’anni di musica, guidati da Ice-T, Public Enemy, Nelly, Queen Latifah, R.U.N.-D.M.C., Missy Elliott e le giovani star Lil Baby e GloRilla.
Standing ovation per la first lady d’America, Jill Biden, che è salita sul palco per annunciare il premio al semisconosciuto cantante pop iraniano, autore del brano “Baraye”, diventato l’inno di protesta del movimento iraniano. Ma, come tradizione, la notte dei Grammy è stata soprattutto quella dei premi e dei grandi vincitori: con l’album “Renaissance”, nella categoria “best dance/electronic music”, Beyoncè ha conquistato il suo 32 Grammy, superando il primato del direttore d’orchestra Georg Solti, scomparso nel ’97.
Nel suo messaggio dal palco, Beyoncè ha voluto celebrare la comunità lgbtq+. “Vorrei ringraziare – ha detto, stringendo il Grammy – la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere”. Il presentatore della serata, Trevor Noah, l’ha definita “The Goat”, acronimo che sta per “Greatest of All Time”, la migliore di tutti i tempi.
Altra protagonista della serata è stata Kim Petras, simbolo del sogno artistico più forte del pregiudizio. La cantante tedesca diventata completamente donna a 16 anni, dopo una lunga battaglia in Germania per poter avviare e completare la sua transizione prima dei 18 anni, età minima prevista in Germania. Petras ha vinto il Grammy per il miglior Pop Duo/Group Performance con Sam Smith per il brano “Unholy”.
La Petras è stata poi chiamata sul palco per la sua esibizione con Smith, e ad annunciarla è stata Madonna, che è salita sul palco, stringendo in mano un frustino, l’oggetto sadomaso che probabilmente l’accompagnerà nel suo prossimo tour mondiale. La regista del pop, 64 anni, sulla scena dal ’79, ha celebrato Petras e tutte le persone che devono combattere con il pregiudizio. “Ecco – ha detto Madonna – cosa ho imparato dopo quattro decenni di musica. Se ti definiscono scioccante, scandalosa, problematica, provocante o pericolosa, vuol dire che ce la stai facendo”. “La tua mancanza di paura – ha aggiunto – non potrà passare inosservata”.
Angela Tangorra
Immagini dal profilo Instagram recordingacademy