La storica direttrice di Vogue Usa ha 75 anni ed è punto di riferimento della moda internazionale
Anna Wintour, storica direttrice di Vogue Usa e punto di riferimento della moda internazionale, ha ricevuto da re Carlo una nuova onorificenza in una cerimonia a Buckingham Palace svoltasi il 4 febbraio scorso. La donna che ha ispirato il personaggio principale del famoso film con Meryl Streep, “Il diavolo veste Prada”, è infatti entrata a far parte dell’Ordine dei Compagni d’Onore, prestigioso ordine cavalleresco che conta fino a 65 membri capaci di distinguersi particolarmente in un campo, come le arti, la scienza o la politica.
Wintour, 75 anni, era già stata insignita del titolo di dama nel 2017 dalla regina Elisabetta II e si è detta emozionata per
essere ancora a Palazzo in un’occasione per lei così importante.
Come hanno sottolineato i media del Regno Unito, nel corso della cerimonia si è tolta i suoi immancabili occhiali da sole, indossati insieme a un abito dello stilista Alexander McQueen. Wintour, parlando con Carlo III, ha detto che non ha nessuna intenzione di andare in pensione nonostante sia da decenni nel settore editoriale e della moda.
In questi giorni si parlava della Wintour perché si vocifera che abbia chiesto a Kate Middleton, da lei definita “un’icona della moda globale” di averla come cover girl sul suo giornale, cioè in copertina di Vogue. E sempre della direttrice si era parlato perché sembra che abbia influenzato i “no” di diversi stilisti nel vestire Melania Trump all’inauguration day del marito Donald, neo presidente Usa. Wintour è vicina ai democratici, e dal 2005 la first lady non è mai più stata sulla sua copertina. E ancora qualche giorno fa, è comparso un editoriale pungente su Vogue, che ha così tratteggiato la figura di Melania Trump: “Gioca a fare la concorrente di The Apprentice, sembra un mago free lance”. La replica dell’entourage della first lady: “Condé Nasty”, un gioco di parole che richiama alla casa editrice della rivista, Condé Nast, all’aggettivo “nasty”, “cattivo”, “sgradevole”.
Stefania Losito