Bombe nonostante la tregua. Nella notte nella parte nord ovest di Kiev, capitale dell’Ucraina, si sono verificati bombardamenti sebbene i russi avessero annunciato la riduzione delle operazioni. Ci sono state esplosioni a circa 20 km dalla capitale. Sono state, inoltre, bloccate 100 navi nel Mar Nero mentre è fermo di fatto l’export di grano.
Stando a quanto riferito dal Pentagono il movimento di un “piccolo numero” di forze russe dall’area di Kiev probabilmente è un “riposizionamento, non un ritiro, la minaccia non è finita”. Il presidente ucraino, Zelensky, ha rimarcato che “non ci possono essere compromessi sulla nostra integrità territoriale”, e sui negoziati sembra essere cauto: buoni i segnali, ma “non vediamo motivi per fidarci”, ha detto Zelensky.
Intanto gli Stati Uniti hanno lanciato un appello agli americani che stanno viaggiano o si trovano in Russia ad “andarsene immediatamente”. Il Dipartimento di Stato degli Usa ha emesso un avviso di viaggio avvertendo che Mosca “potrebbe individuare e detenere cittadini statunitensi in Russia”.
Anna Piscopo