Kiev è ormai nella morsa delle truppe russe. Unità di paracadutisti sono infatti alla periferia della capitale ucraina e si teme l’ingresso dei carri armati nelle strade già nelle prossime ore. “Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivo”, ha detto ieri il presidente ucraino Zelensky ai leader dell’Unione Europea. Oggi il numero uno di Kiev si è fatto filmare a Kiev per smentire le notizie su una sua possibile fuga. “Siamo qui per difendere l’Ucraina”, ha dichiarato. Nella capitale sono arrivati anche mezzi militari ucraini. Ai volontari che si stanno preparando per difenderla sono stati consegnati circa 18mila fucili. Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio dell’invasione sono state almeno 127 le vittime civili.
Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiesto all’esercito ucraino di prendere il potere a Kiev e di rimuovere il presidente Zelensky, aggiungendo che sta combattendo una “banda di drogati e neonazisti”. Putin ha spiegato il suo appello alle forze armate dicendo che ciò favorirebbe le trattative con Mosca. “Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi”, ha detto il numero uno del Cremlino. Mosca intanto ha proposto negoziati a Minsk, capitale della Bielorussia, con il governo ucraino, spiegando però che questo non comporterebbe la sospensione delle operazioni militari.
L’Unione Europea, dal canto suo, sta lavorando a nuove sanzioni che, secondo la Germania, includerebbero misure severe contro Putin e il ministro degli Esteri russo, Lavrov. L’Europa è però spaccata sull’esclusione della Russia dal sistema Swift con la Francia a favore, la Germania che ha frenato e l’Italia che ha precisato di non aver posto nessun veto. Dalle Nazioni Unite è invece arrivato un appello a proteggere i 7 milioni e mezzo di bambini dai danni del conflitto.
Vincenzo Murgolo