“Oltre 10 mila civili sono morti a Mariupol”. A tracciare il tragico bilancio è Vadym Boychenko, il sindaco della città ucraina sotto assedio da febbraio. Boychenko ha spiegato che i cadaveri “ricoprono a tappeto le strade e che le forze russe hanno portato crematori mobili in città per smaltire i corpi”.
L’Onu traccia invece un nuovo bilancio di tutte le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina: sono almeno 1.842, tra cui 148 bambini. I feriti sono almeno 2.493, di cui 233 minori.
Intanto i russi stanno concentrando le forze per una potente offfensiva nel Donbass. Le forze separatiste filo russe affermano di aver conquistato il porto di Mariupol: “Il porto è stato liberato” dice Denis Pushilin, leader delle forze dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donets.
L’atteso incontro tra il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer e il presidente della Federazione russa Vladimir Putin si è concluso senza foto né stretta di mano. L’incontro sembra sia stato molto “diretto, aperto e duro”. I ministri degli Esteri della Ue discuteranno delle nuove sanzioni.
Michela Lopez