Le trattative sono difficili ma i negoziati tra Mosca e Kiev comprendono anche la revoca delle sanzioni contro la Russia. Lo conferma il ministro degli Esteri russo, Lavrov, che accusa i Paesi Nato di ostacolare così un “accordo politico” tra le parti. Zelensky, che si dice pronto a parlare con Putin “nonostante le atrocità compiute a Bucha”, spiega che le sanzioni, invece, non si toccano. Lavrov dichiara poi che “le delegazioni russa e ucraina discutono” online “la bozza di un possibile trattato” e assicura che Mosca non si considera in guerra con la Nato e che onorerà i contratti internazionali. Intanto la Polonia invia più di 200 carri armati in Ucraina dopo aver gia’ fornito armi per 1,6 miliardi di dollari.
Lavrov, dal canto suo, riporta che circa 16.000 cittadini di Paesi terzi, compreso il personale di missioni Onu e Osce, chiedono aiuto alla Russia per evacuare. Sono state ricevute “richieste di assistenza per l’evacuazione in Russia da 2,8 milioni di persone”. Tra gli evacuati, “120mila cittadini di Paesi terzi di cui più di 300 cinesi”.
Intanto, non accenna a passi indietro la resistenza degli ucraini nella fabbrica Azovstal, a Mariupol. Catturati due volontari britannici e ucciso un contractor Usa. “E’ stato un eroe, stava facendo la cosa giusta”, commenta la madre del soldato americano. Kiev dice che 2 scuole e 20 palazzi sono stati bombardati dall’esercito russo nella regione di Lugansk. L’Ucraina ha informato l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) che Rosenergoatom ha inviato un gruppo di 8 specialisti nucleari alla centrale nucleare sud-orientale di Zaporizhzhia che hanno richiesto rapporti quotidiani sull’impianto e “questioni riservate” del funzionamento dell’impianto. I rapporti richiesti riguardano anche la gestione del combustibile nucleare, del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi. Secondo i media ucraini “Rosatom sta cercando di prendere il pieno controllo della centrale di Zaporizhzhia”.
Ancora un bilancio da parte di Kiev sui soldati russi uccisi in Ucraina: sono almeno 23.200. L’Esercito di Kiev indica inoltre che dopo 66 giorni di conflitto si registrano anche 190 aerei da caccia abbattuti, oltre a 155 elicotteri e 232 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.008 carri armati russi, 436 pezzi di artiglieria, 2.445 veicoli
blindati per il trasporto delle truppe, 4 sistemi di missili balistici, 151 lanciamissili, 8 navi, 1.701 veicoli, 76 autocisterne e 77 unità di difesa antiaerea e 32 unità di equipaggiamenti speciali.
Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, su Telegram fa sapere che nella notte un mezzo della polizia che consegnava forniture mediche a un ospedale è stato centrato da colpi di mortaio a Severodonetsk. Anche un’auto di volontari è stata colpita dal fuoco dei soldati russi. Per il momento non si hanno notizie di feriti o vittime.
Stefania Losito