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Guerra in Ucraina, secondo giorno. Carri armati a Kiev, il sindaco: “Siamo in assetto difensivo”. Si combatte a Mariupol. Autorità ucraine: “Radiazioni da Chernobyl”. Putin manda una delegazione a Minsk per incontrare Zelensky

LA CRONACA

Venerdì 25 febbraio

ore 14.15: Si sentono esplosioni a Kiev. La notte scorsa alcuni palazzi residenziali e forse asili sono stati bombardati. I russi parlano di errore. Ma ora è battaglia nella città. “Non colpiremo civili”, dicono gli invasori.

ore 14.10: Vladimir Putin “è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con una delegazione ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

ore 13.57: L’intelligence americana teme che l’obiettivo di Putin si allarghi ad altri Paesi baltici, come Lettonia, Lituania ed Estonia.

ore 13.55: Kiev è in assetto difensivo, pronta a resistere: lo afferma il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko,
secondo quanto riportano alcuni media internazionali. 

ore 13.40: Violenti combattimenti sono in corso attorno e nella città portuale di Mariupol, nel Donbass. Lo denuncia il sindaco Boychenko: “Non stiamo combattendo solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa”, ha aggiunto. In mattinata si erano registrati vari tentativi di infiltrazione in città di reparti russi, ha aggiunto il sindaco, che parla di “carri armati russi che avanzano verso la città”.

ore 13.15: “L’Ucraina si aspetta un attacco dei tank russi a Kiev oggi, che potrebbe essere il giorno più difficile della guerra”: lo ha detto un consigliere del ministro dell’Interno, Anton Herashchenko. I difensori di Kiev “sono pronti con missili anticarro forniti da alleati stranieri”. Combattimenti sono già in corso in un quartiere settentrionale.

ore 13.10: Kiev potrebbe cadere in mano russa nel giro di pochi giorni: sono le previsioni dell’intelligence Usa secondo fonti citate da alcuni media americani.

ore 13.05: Il governo ucraino sui social incoraggia la popolazione a resistere realizzando anche bottiglie incendiare per respingere gli occupanti. “Cittadini, neutralizzate gli invasori con bottiglie Molotov! State attenti e non abbandonate le vostre case!”, si legge sugli account Twitter del ministero della Difesa e di quello degli Interni, con tanto di istruzioni per realizzare il cocktail incendiario.

ore 13.00: “Ci vendicheremo contro le sanzioni dell’Occidente”, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, ribadendo che la Russia intende “liberare gli ucraini dall’oppressione”. Lavrov ha assicurato che la Russia è pronta negoziare con l’Ucraina se “depone le armi”.

ore 12.55: Almeno 25 civili sono stati uccisi e altri 102 sono rimasti feriti in Ucraina in seguito a “bombardamenti e raid aerei”: lo ha reso noto una portavoce dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Almeno 127 vittime civili.
ore 12.53: L’Ue sta lavorando a un terzo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Lo ha annunciato in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Un secondo pacchetto di sanzioni con conseguenze massicce e gravi è stato concordato ieri sera. Un ulteriore pacchetto è in preparazione urgente”. 

ore 12.50: Autorità ucraine hanno assicurato di aver registrato un aumento dei livelli di dosi di radiazioni gamma nella zona di esclusione della centrale nucleare di Chernobyl. E’ “dovuto al movimento di una grande quantità di equipaggiamento militare pesante attraverso la zona di esclusione”, con conseguente “aumento di polvere radioattiva contaminata nell’aria”, ha affermato l’Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare, citato da Interfax. “Lo stato degli impianti nucleari e degli altri impianti della centrale nucleare di Chernobyl è invariato”, ha aggiunto Interfax.

ore 12.50: Papa Francesco si è recato oggi all’Ambasciata russa in Via della Conciliazione per manifestare la sua
preoccupazione per la guerra.

ore 12.45: Il presidente ucraino Zelensky ha di nuovo invitato l’omologo russo, Vladimir Putin, a
sedersi ad un tavolo delle trattative. Lo scrivono le agenzie russe Tass e Interfax.

ore 12.25: La Russia sta preparando un dossier fotografico come prova del presunto genocidio dei russofoni in
corso in Ucraina. Ad annunciarlo e’ il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, citato dall’Interfax. “La comunita’ internazionale e’ unanime nel negare le evidenti prove del genocidio in Ucraina – ha detto incontrando i vertici delle autoproclamate repubbliche del Donbass. Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite si riunira’ all’inizio della prossima settimana, per questo stiamo preparando uno speciale dossier fotografico e invitiamo chiunque a vederlo prima che cominci la sessione”. Il Consiglio si riunira’ a Ginevra dal 28 febbraio all’1 marzo.

ore 12: Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Norcia, commenta: “Il nostro è un mondo che non intende
veder calpestati i principi della convivenza”. Gli europei “non si piegano alla violenza della forza: oggi si tratta
dell’Ucraina e domani non si sa di quali obiettivi”. ” Gli italiani devono essere, e lo saranno certamente, intransigenti, determinati uniti”.

ore 11.35: Il ministro della Difesa ucraino, Alexey Reznikov, ha annunciato oggi di avere aperto l’arruolamento nell’Esercito del Paese anche agli ultrasessantenni. “Ho deciso, d’accordo con il Comandante delle Truppe delle
Forze Armate dell’Ucraina, di coinvolgere nelle Truppe dei Patrioti gli over 60 anni che sono moralmente e fisicamente pronti a resistere e sconfiggere il nemico”, ha scritto Reznikov. Sono esclusi i minorenni.

ore 11.00: L’informativa di Draghi alla Camera: “L’offensiva ha gia’ colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell’Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre citta’ ucraine, soprattutto verso il confine con l’Ue”.

ore 10.45: Nel weekend sessione straordinaria del Consiglio dei ministri dell’Interno dei ventisette Paesi dell’Unione europea. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Ge’rald Darmanin, in un tweet.

ore 10.40: Secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi di Kiev. Secondo alcune testimonianze i carri armati dell’esercito russo starebbero avanzando in centro.

ore 10.25: Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, fa sapere alla Tass che l’esercito russo ha distrutto 14 sistemi antimissilistici e abbattuto cinque aerei, cinque droni e un elicottero durante un’operazione militare speciale in Ucraina. Le forze armate di Mosca hanno smantellato anche 36 stazioni radar. “Sono stati distrutti diciotto carri armati e altri tipi di veicoli da combattimento, sette lanciarazzi, 41 veicoli a motore militari e cinque navi militari”, ha detto Konashenkov.

ore 10.25: Sei ore di vertice straordinario notturno europeo, al termine del quale la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha promesso di colpire con le sanzioni il 70% del mercato finanziario russo. Dal presidente francese Emmanuel Macron uno spiraglio al dialogo con Putin.

ore 10.10: Gli Stati Uniti intanto chiedono che al Consiglio di sicurezza dell’Onu, convocato per oggi, si voti una bozza di risoluzione che condanna l’aggressione della Russia e la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Il
presidente Biden oggi in un summit virtuale straordinario con i leader dei Paesi Nato per fare il punto della situazione. 

ore 10.00: La Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui “gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011”, strumenti “non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi”. Pechino “spera che le parti interessate ci riflettano seriamente e cerchino di risolvere il problema attraverso il dialogo e le consultazioni”.
La Cina, ha ricordato inoltre Wang nel briefing quotidiano, “ritiene che l’integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi
debba essere rispettata e che la Carta dell’Onu debba essere sostenuta”. Il portavoce ha sollecitato l’adozione in Europa “di un meccanismo di sicurezza equilibrato, efficace e sostenibile”.

ore 9.55: Zelensky ha paura per sé e per la sua famiglia, teme l’assalto, prevedibile, alla sede del governo. Ma ha deciso di restare a Kiev.

ore 9.50: Johnson ha esaltato “il coraggio e l’eroismo del popolo ucraino di fronte alla campagna di violenza scatenata dalla Russia” durante una conversazione col presidente Zelensky. Conversazione, precisa Downing Street in una nota. “Il mondo è unito nell’orrore di fronte a ciò che Putin sta facendo”, ha poi assicurato, e deve “dimostrare che Putin non può agire così con impunità”. 

ore 9.33:  Il premier britannico Boris Johnson assicura rinforzi e aiuti all’Ucraina. “Ho avuto colloqui con Johnson. Aggiornato sull’andamento della difesa dell’Ucraina e sugli insidiosi attacchi a Kiev da parte dell’aggressore. Oggi l’Ucraina ha più che mai bisogno del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un tweet. 

ore 9.25: Moldavia, Polonia, Romania e Ungheria. Sono le destinazioni degli ucraini in fuga, ed è già emergenza profughi. Fino a 5 milioni gli sfollati previsti. Nei Paesi che li accolgono ci sono già campi profughi allestiti.

ore 9.20: L’invio in Ucraina di truppe polacche o della Nato non è in programma. Lo assicura il capo dell’Ufficio per la Sicurezza nazionale della Polonia, Pawel Soloch, citato dalla Tass. “L’invio di truppe alleate o polacche in Ucraina non è in discussione – ha detto in un intervento alla radio – Ad oggi non è affatto sul tavolo”.

ore 9.10: Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata
Repubblica popolare di Donetsk. “Due insegnanti – dice il sindaco della città, Ivan Prikhodko, su Telegram – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50”. Prikhodko ha aggiunto che c’è anche un ferito.

ore 9.05: “Questa notte Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. Fanno passare donne, bambini e anziani. C’è
assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove. E’ permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l’identità”. Lo afferma Fabio Prevedello, presidente della associazione europea Italia-Ucraina. 

ore 8.40: Le forze armate ucraine stanno combattendo contro i blindati russi a nord della capitale, in due località che si trovano rispettivamente a 45 e 80 chilometri da Kiev, Dymer e Ivankiv. Qui, si legge sulla pagina Facebook dell’esercito, “sono giunti un gran numero di blindati del nemico”.

ore 8.15: – “Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”, ha scritto in un tweet Zelensky. 

ore 7.55: Si sentono decine di esplosioni a dieci chilometri da Kiev, nei pressi dell’aeroporto dove si combatte per il controllo dello spazio aereo. Nella capitale sono stati sventrati due palazzi residenziali.

ore 7.50: Dall’alba, già due volte gli ucraini di Kiev hanno sentito le sirene di avvertimento, mentre le autorità locali esortano i residenti a nascondersi nei rifugi antiaerei. “E’ un allarme antiaereo! Mettetevi subito al riparo nel rifugio più vicino”, ha annunciato poco fa il servizio stampa dell’amministrazione comunale. Lo riporta Interfax

ore 7.45: I russi che manifestano per la pace dovrebbero “lottare per noi” secondo Zelensky. “Stanotte sono cominciati i bombardamenti sulla citta’ di Kiev, non succedeva dal 1941. Se siete per la pace, lottate per noi contro la guerra”, ha detto Zelensky.

ore 7.30:  Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell’Ucraina, lo fa sapere il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà “parlare” con l’Ucraina “prima o poi” per porre fine ai combattimenti.

ore 6.30: Seconda giornata dell’invasione russa in Ucraina. Un pesante attacco aereo con missili e armi pesanti ha colpito nella notte la capitale ucraina Kiev, ma “la difesa aerea della città ha respinto con successo l’assalto”. Lo riferiscono i media locali precisando che i frammenti di un aereo russo, presumibilmente un drone, e una serie di missili sono stati intercettati e sono caduti su due edifici residenziali. Gli edifici, situati nella parte orientale della città sono andati a fuoco e tre persone sarebbero rimaste ferite. Ormai le truppe russe sarebbero a un passo dalla capitale. Intanto i soldati di Putin avrebbero preso i resti della centrale nucleare di Chernobyl, il cui staff sarebbe stato sequestrato. Bombardamenti all’aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell’Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. Secondo i militari, c’è stata un’esplosione che ha distrutto la pista di riserva. Nessuno sarebbe rimasto ferito. Secondo alcune fonti ucraine, l’esercito locale avrebbe perso 137 soldati, mentre sarebbero stati uccisi 800 russi.

Stefania Losito

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