La fuga dei cervelli impoverisce le realtà locali: l’ha detto Papa Francesco all’udienza con una rappresentanza
dell’ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti, nel Barese, ente ecclesiastico negli ultimi anni diventato policlinico universitario. “Si tratta di un obiettivo di grande valore, che permette da un lato agli operatori sanitari presenti di svolgere un servizio riconosciuto sia in ambito accademico sia assistenziale nel proprio territorio – ha commentato – e dall’altro dà anche l’opportunità alle migliori intelligenze locali di non emigrare. La migrazione è un problema che impoverisce i territori”, ha sottolineato il Pontefice.
La nuova sede dell’ospedale “permette di offrire ai degenti oltre 600 posti letto, con sale operatorie e unità operative, in cui lavorano con professionalità e abnegazione più di mille dipendenti. Ho apprezzato l’apertura, all’interno della struttura, di un poliambulatorio per migranti che si avvale delle prestazioni volontarie di tutto il personale medico e infermieristico. Questo e’ molto bello, e testimonia lo spirito con cui svolgete il vostro servizio”, ha detto papa Francesco.
L’ospedale Miulli “e’ una risorsa preziosa per il suo territorio e anche a livello nazionale” e “può favorire un circolo virtuoso per una sempre migliore assistenza sanitaria a vantaggio della comunità e dei pazienti, avendo a cuore al tempo stesso la qualita’ del servizio e l’attenzione alle persone”, ha continuato il Pontefice che ha ringraziato per il lavoro svolto e ha incoraggiato “a continuare con entusiasmo su questa strada”.
Francesco ha anche ricordato le origini della struttura, fondata “nove secoli fa, come ‘hospitale per li poveri ammalati’, cioè come luogo accogliente e sicuro in cui chi soffre possa trovare rifugio e aiuto”.
Stefania Losito
(foto in copertina da Vatican News)