Niente futuro in politica per il presidente del Consiglio, Mario Draghi. E’ lui stesso a dirlo: “Io federatore del centro? Lo escludo”, ha sillabato, poi aggiungendo con ironia: “Ho visto che tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando grande attenzione per me. Ma vorrei rassicurarli che se decidessi di continuare a lavorare, un lavoro posso trovarlo da solo”.
La riforma del Consiglio superiore della magistratura era nell’agenda del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Draghi ha voluto ringraziarlo con un’pprovazione unanime in consiglio dei ministri, nonostante i rischi e le fibrillazioni per le differenze di vedute tra i partiti al governo.
Nonostante le scosse di assestamento dovute anche agli scontri sul Superbonus con il Movimento 5Stelle, il governo, assicura Draghi, nell’anno che ha davanti, resterà concentrato sulle cose da fare. “La squadra è efficiente e va avanti”, sottolinea il premier escludendo rimpasti.
L’intervento “prioritario” è quello contro il caro energia, per evitare che gli aumenti delle bollette di luce e gas “strozzino la ripresa”. E’ la crescita dell’economia del Paese, che passa anche e soprattutto attraverso il Pnrr, che
garantisce “stabilità” ma anche “tenuta dei conti”, debito sotto controllo e “credibilità internazionale”.
Stefania Losito