Nessun patto sull’immigrazione nell’Unione Europea nei primi sei mesi del 2023, cioè durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue. Lo prevede l’ambasciatore della rappresentanza permanente della Svezia presso l’Ue, Lars Danielsson, in un colloquio con il Financial Times all’avvio del semestre.
“Faremo sicuramente avanzare il lavoro con piena forza – ha spiegato Danielsson – ma non vedrete un patto migratorio completato durante la presidenza svedese. L’ambasciatore lo prevede non prima della primavera del 2024.
Nell’agenda di Stoccolma per l’Ue, inoltre, un maggiore sostegno all’Ucraina e realismo sul libero mercato per bilanciare chi cerca di inondare l’Europa di aiuti di Stato.
Gianvito Magistà