Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale dopo gli incendi di questi giorni e ha richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza. La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria della Giunta, convocata appositamente dal presidente della Regione. Si attende, nelle prossime ore, la decisione del Consiglio dei ministri.
Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato allo stesso Schifani per essere aggiornato sulla situazione relativa agli incendi verificatisi negli ultimi giorni sull’isola. Il Capo dello Stato ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza al popolo siciliano, dichiarandosi disponibile a eventuali interventi anche in prima persona, se necessari. Schifani, dal canto suo, ha fatto un quadro degli interventi messi in campo dalla Regione tramite il Corpo forestale e la Protezione Civile e ha ringraziato Mattarella per la sensibilità e l’attenzione dimostrata.
In precedenza il Capo dello Stato aveva avuto contatti telefonici anche con il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e con quello di Palermo, Roberto Lagalla. “Un atto di amicizia verso la città di cui la nostra comunità deve andare fiera”, ha dichiarato Trantino, aggiungendo che “la dichiarazione dello stato di emergenza sollecitato dalla Regione e su cui il Consiglio dei ministri si pronuncerà a momenti ci auguriamo consentirà l’impiego di adeguate risorse sul territorio, fortemente provato dalle calamità dei prossimi giorni”.
In giornata Mattarella ha avuto anche un colloquio telefonico con la presidente della Grecia, Katerina Sakellaropoulou. Anche il Paese ellenico, in questi giorni, ha dovuto fare i conti con l’emergenza incendi. I due, si legge in una nota, hanno espresso “forte preoccupazione” per l’emergenza climatica. Sakellaropoulou ha poi sottolineato la necessità di un’iniziativa congiunta da parte dei Paesi dell’Europa del Sud per affrontare i rischi climatici nel Mediterraneo.
Vincenzo Murgolo