La Procura di Roma non esclude alcuna pista in relazione al vasto incendio scoppiato ieri nell’area est della Capitale, che ha coinvolto in particolare alcuni autodemolitori nella zona di via Palmiro Togliatti. I magistrati di piazzale Clodio hanno formalmente avviato un’indagine alla luce anche delle informative trasmesse dalle forze dell’ordine. Al momento “non si può escludere nulla” anche se, secondo quanto si apprende, è troppo presto per ipotizzare moventi mafiosi.
Dopo una notte di lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, la situazione oggi è generalmente sotto controllo. Lo rendono noto gli stessi vigili del fuoco che stanno operando con 50 uomini e 20 automezzi. Continua infatti l’opera di smassamento, bonifica e raffreddamento dei materiali stoccati nelle attività di autodemolizioni, anche con l’impiego di escavatori.
Intanto c’è stato un vertice in Prefettura a Roma per discutere di quanto accaduto.
“In questo incendio è chiaro non c’è autocombustione, anche perché le temperature non erano così alte. Sicuramente c’è la mano dell’uomo” ha dichiarato Sabrina Alfonsi, assessora all’ambiente e ai rifiuti di Roma Capitale. “Presenteremo un esposto in Procura – ha puntualizzato l’assessora – ci sarà anche una relazione della nostra protezione civile”. È stato deciso un maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine anche sul fronte della prevenzione degli incendi e del controllo del territorio, con una mappatura delle zone più a rischio.
Il sindaco Gualtieri: “La magistratura sta indagando, è presto per fare ipotesi ma certo, c’è la mano dell’uomo. Poi si vedrà se sono episodi dolosi o colposi anche se è stato già accertato che qualcuno è doloso. Quindi – ha proseguito Gualtieri – la situazione è molto grave e difficile, stiamo lavorando con grande intensità sul fronte della prevenzione e degli interventi. Oggi si è svolto un importante comitato per l’ordine e la sicureazza in cui è stata espressa una grande
solidarietà e unità da tutte le istituzioni”.
Michela Lopez